Premessa:
La Contrattazione in oggetto, dopo poco più di due anni dall’unificazione societaria di ASM e AEM, avviene in un contesto caratterizzato da una continua evoluzione dello scenario di riferimento: fusioni societarie, processi di riorganizzazione delle attività e delle competenze, aumento del lavoro precario, ricorso sempre maggiore al lavoro in appalto o all’esternalizzazione.
Tutto ciò accade senza la definizione di un Protocollo di Relazioni Industriali di Gruppo, auspicato nell’accordo di fusione firmato successivamente al 21 dicembre 2007. A tutt’oggi quindi sono ancora pienamente validi i Protocolli Territoriali esistenti.
In tale situazione i tavoli negoziali rappresentano la quotidianità e pertanto il rispetto del ruolo ed il confronto con le Rappresentanze Territoriali, che ad oggi ci risulta non esaustivo, deve essere necessariamente una priorità ed un impegno da non disattendere.
Questa piattaforma parte quindi dal riconoscimento e dalla conferma della piena validità degli accordi/verbali aziendali ante-fusione che, a seguito dell’ultima vertenza, l’Azienda aveva assunto quale impegno da rispettare, riconoscendo la specificità territoriale in ambito di interlocuzione e di accordi sindacali.
In considerazione di quanto detto e preso atto di quanto definito in materia dal CCNL Elettrico vi proponiamo di dar corso al Progetto Triennale 2010/2012 come di seguito esplicitato.
Ribadendo quanto affermato in premessa chiediamo:
- La riconferma delle Commissioni: “Mensa”, “Mercato del Lavoro” (oggetto di impegno post-fusione) e “Verifica raggiungimento obiettivi” per il monitoraggio degli obiettivi stabiliti nel “Premio di Risultato” e la verifica dei punti concordati nella presente Contrattazione di 2° Livello.
- La costituzione a livello Aziendale delle Commissioni: “Formazione” e “Salute, Sicurezza e Ambiente” come previsto dal CCNL Elettrico.
Premio di Risultato 2010/2012:
In virtù delle considerazioni espresse in premessa e in previsione della ripresa economica, ferma restando per l’intero triennio la quota economica per ciascun livello, la struttura del progetto, gli obiettivi e il peso in percentuale loro attribuiti, potranno essere oggetto di ridefinizione qualora si prospettasse una situazione tale da rendere non più perseguibili gli obiettivi stessi o la struttura stessa del progetto.
L’importo economico da erogare, prendendo a riferimento la categoria BSS, dovrà essere Euro 2.000,00 al raggiungimento del 100% degli obiettivi, stabilendo fin da ora, che l’importo erogato al personale inquadrato nelle categorie C2, C1 e CS sia identico e corrispondente a quello risultante per la categoria CS.
Istituti sociali:
Su questi istituti l’attenzione e la sensibilità delle parti è da tempo presente e trova la sua riconferma nell’accordo del 30/05/07
Assistenza Sanitaria e Tempo Libero
Ritenendo di particolare importanza gli istituti sociali aziendali derivanti dalla Contrattazione Nazionale, nell’ottica di un loro consolidamento e contemporaneamente la valorizzazione, nel panorama del welfare, delle attività sociali e culturali, avvalorando ciò che abbiamo espresso in premessa, chiediamo la stabilizzazione di quanto previsto economicamente al punto 1 dell’accordo 30/05/07 -incremento a 500 euro anno/procapite per l’assistenza sanitaria integrativa CEAS e di 10 euro anno/procapite per le attività del CRASM-.
Previdenza Complementare
Per le motivazioni espresse in premessa e la valenza sociale che l’istituto riveste, chiediamo la stabilizzazione di quanto previsto al punto 2 dell’accordo 30/05/07 ovvero l’incremento della contribuzione mensile a carico aziendale dall’1,21 all’1,40%.
Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro:
Le Politiche di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro rivestono nella nostra società un ruolo strategico, non solo in relazione all’ingresso e/o alla permanenza nel mercato del lavoro, alla lotta per le discriminazioni di genere che sul luogo di lavoro le donne ancora vivono, ma soprattutto per le opportunità di sviluppo che offrono.
La normativa presente, con la Legge 125/91 art.2 e Legge 53/2000 art.9, promuove azioni positive finalizzate a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità con lo scopo di favorire l'occupazione femminile e di realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro e fornire uno strumento normativo di riferimento per la conciliazione del tempo tra lavoro e famiglia tale da consentire ai genitori una reale distribuzione dei compiti di cura dei figli attraverso un sistema di tutele molto più ampio di quello previsto dalle precedenti norme.
Pensiamo che un’ulteriore atto concreto possa intervenire nei confronti di quei dipendenti con figli a carico in età prescolare con la possibilità di fruire di permessi retribuiti per l’assistenza in occasione di certificazioni mediche.
Salute:
Con riferimento alla Conferenza Stato/Regioni e sulla base delle intese raggiunte (art. 8 della legge 5 giugno 2003 n. 131, il Governo le Regioni e le Province autonome in materia di Piano Nazionale per la Prevenzione “PNP” convengono di confermare per gli anni 2010/2012 per la completa attuazione del Piano Nazionale della prevenzione, la destinazione di 200 milioni di euro, oltre alle risorse previste dagli accordi per la realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale, ai sensi della legge 7 dicembre 1996 n. 66, e successive integrazioni. Tali somme sono finalizzate a sostenere il raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale della prevenzione 2010-2012, lo sviluppo dei sistemi di sorveglianza e l'armonizzazione delle attività di prevenzione negli ambiti territoriali) chiediamo l’estensione delle visite/analisi periodiche (oltre a quelle rivolte alla prevenzione di patologie correlabili a rischi lavorativi specifici) correlabili a quei fattori di rischio legati ad età e genere dei dipendenti con particolare riferimento a quelle previste ai punti 4.2, 4.3 e 4.4 del “PNP”.
Promozione dell’energia rinnovabile:
Le tematiche ambientali stanno acquisendo un valore sempre maggiore grazie a una legislazione più attenta, inoltre, le tecnologie al servizio dell’energia rinnovabile non si limitano soltanto a favorire il rispetto dell’ambiente, attualmente le normative fiscali perseguono anche un vantaggio economico per il committente.
Le aziende del Gruppo A2A da sempre attente e sensibili al tema della sostenibilità energetica e ambientale, si sono fino ad oggi distinte per iniziative e progetti, avvalendosi delle conoscenze professionali interne al Gruppo e dalle esperienze maturate.
Proponiamo quindi di prevedere, su richiesta del dipendente, l’installazione di un impianto fotovoltaico nell’ambito abitativo per cui l’Azienda si faccia carico della progettazione e dell’installazione, ma sia la beneficiaria del “Contributo statale” (rimborso ventennale) previsto per detti impianti.
Le Segreterie Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uilcem-Uil e le R.S.U. a2a Brescia
Brescia, 12 novembre 2010