mercoledì 16 novembre 2011

Ideal Standard - incontro con l'azienda

Il giorno 11 Novembre si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali Filctem Femca Uilcem, il Coordinamento Nazionale Ideal Standard e l’Azienda presso Confindustria Ceramica a Sassuolo.

La riunione doveva essere occasione per avere risposte chiare sugli ultimi mesi del 2011, sullo scenario del 2012 e come il management intendeva affondarli. Purtroppo il confronto si è rivelato insoddisfacente su tutte e tre i punti.

I dati presentati dall’Azienda hanno confermato la nostra forte preoccupazione circa la totale assenza di strategia di rilancio degli stabilimenti e sul futuro dei lavoratori di tutta la Compagnia Italiana.

Il management nel confermare i 25 mln d’investimento nel Commerciale, previsti dal piano 2009/2012, ha però reso nota la decisione grave di congelare gli investimenti industriali del 2012
(si è impegnato inoltre a fornire alle OO.SS. la nota di Bilancio con le voci specifiche degli investimenti effettuati).

Sono state confermate le chiusure collettive, per l’ultimo periodo del 2011, già concordate dall‘Azienda e dalle RSU, a fronte della mancanza di pezzi da produrre.

Ha comunicato il forte ridimensionamento dei volumi produttivi per l’anno 2012 circa 1.3 mln di pezzi, distanti sia dal dato dei 2,4 mln previsti dal piano ministeriale (
in cui l’Azienda affermava anche che a regime avrebbe venduto in Italia 2,7 mln di pezzi, invece nel 2011 saranno venduti solo 1,5 mln pezzi) che da una più prudente previsione di 1,8 mln di pezzi fatta inizialmente dall’azienda.

La tesi che tutto è riconducibile esclusivamente alla crisi e alla conseguente contrazione della domanda non ci convince. Le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento sono convinti invece che l’attuale strategia commerciale stia facendo perdere quote di mercato con il conseguente incremento degli stock di magazzino (720 mila pezzi).

Secondo i dati forniti dall’azienda, attraverso un debole e lungo piano di de-stoccaggio negli anni 2012/2013/2014, con la previsione di un ulteriore calo di produzione per il 2013/2014, sarà possibile una lieve ripresa (+1%) dal 2015, ma con volumi produttivi equivalenti al budget del prossimo anno, cioè per niente coincidenti con l’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico di due anni fa; questo vuol dire una
Politica Commerciale Rinunciataria.

CI CHIEDIAMO QUINDI:

in che modo l’azienda pensa di arrivare al 2015?

 Gli ammortizzatori sociali sono sufficienti a tamponare la situazione?

 Senza segnali di crescita e miglioramento per i prossimi quattro anni e senza un piano industriale, cosa dobbiamo aspettarci?

La strategia aziendale punta al maggior sviluppo del mercato della rubinetteria, settore in cui l’azienda,
dopo aver chiuso due anni fa l’unico stabilimento produttivo, mira a diventare leader in Italia solo con la commercializzazione del prodotto.

Questo conferma il nostro timore già evidenziato negli ultimi mesi, che nelle scelte del Gruppo stia prevalendo la volontà di disimpegnare l’apparato produttivo a favore di quello commerciale.

Per queste ragioni le Segreterie Nazionali Filctem, Femca Uilcem e il Coordinamento:

RITENGONO

L’esito del confronto negativo poiché non vi è alcuna proposta di rilancio industriale ma esclusivamente indicazioni sulla gestione della crisi della Società attraverso gli Ammortizzatori Sociali.

RICHIEDONO

L’attivazione del tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico affinché l’azienda s’impegni anche con le Istituzioni Centrali e Regionali a riscrivere un vero Piano Industriale, che abbia come obiettivo il mantenimento della Compagnia Italiana nella sua attuale dimensione (i tre siti produttivi, la piattaforma logistica e la sede), il recupero di quote di mercato che consentano la tenuta degli attuali assetti occupazionali e un’equa ripartizione tra gli stabilimenti dell’effettivo calo dei volumi.

L’attivazione del tavolo presso il Ministero del Lavoro per avere quanto prima certezza sulla disponibilità degli ammortizzatori sociali.

INDICONO

A sostegno della vertenza due giornate di presidio per i giorni

29 e 30 novembre 2011

presso la piattaforma logistica di Bassano Bresciano
.

Sarà competenza dei territori, dove necessario, la proclamazione di sciopero.

SEGRETERIE NAZIONALI FILCTEM FEMCA UILCEM

COORDINAMENTO NAZIONALE IDEAL STANDARD