lunedì 5 dicembre 2011

la manovra del governo Monti


Dall'amico Stefano S. questa riflessione a caldo che quoto per intero con alcune aggiunte
Cosa ci dovevamo aspettare dal nuovo governo tecnico? una manovra lacrime e sangue, lo dice sorridendo anche Fiorello ora in TV, ma con quelle risatine meriterebbe un cazzotto pure lui perchè non c'è proprio niente da ridere. Un governo conservatore di ispirazione economico liberale, non fa certo manovre di stampo sociale, infatti ecco i punti caldi dei provvedimenti adottati
Pensioni: intervento sbagliato. Non si adeguano all’inflazione per due anni (salvo quelle sotto 960 euro). Un salasso recessivo e iniquo. Un’occasione mancata invece di intervenire in modo incisivo e strutturale sulle pensioni d’anzianità. Tenendo conto della cosidde...tta “finestra mobile”, la soglia viene alzata di un solo anno, troppo poco.
Evasione fiscale: intervento debolissimo. La riduzione della soglia della tracciabilità a 1000 euro è uno specchietto per le allodole. Mancano del tutto interventi strutturali per combattere l’evasione, per esempio la reintroduzione dell’elenco clienti/fornitori. Sorprende il mantenimento in circolazione delle banconote da € 500, che facilitano purtroppo il pagamento delle tangenti, la movimentazione della droga e il trasferimento dei capitali in Svizzera.
Aumento Iva: intervento recessivo che colpisce le fasce deboli e non viene compensato da misure di sostegno del reddito.
Interventi per la crescita: deboli e frammentati. La riduzione dell’Irap per esempio è destinata a finire in gran parte nelle tasche degli imprenditori (tra cui purtroppo tanti evasori) e non per migliorare la competitività delle aziende esportatrici.
In sintesi:
1. È una manovra fortemente recessiva che rischia di innescare un circolo vizioso di “avvitamento recessivo” che ha distrutto la Grecia.
2. È una manovra fortemente iniqua. Un pensionato che percepisce 1000 euro al mese con una casa di proprietà perderà in due anni più di 20% del suo potere d’acquisto. Un imprenditore che evade, invece, potrebbe addirittura guadagnare con la riduzione dell’Irap.
All’Italia serve una manovra forte di ristrutturazione della spesa e di rilancio, ma non questa!