venerdì 20 maggio 2011

A2A - le ragioni dello sciopero

ai lavoratori del Gruppo A2A di Brescia e provincia
contratto elettrico e gas/acqua
“Stato di agitazione e proclamazione dello sciopero”

A seguito dell’esito negativo del tentativo di conciliazione con la Direzione effettuato presso la Prefettura il 13 maggio scorso, su TUTTI i temi elencati nel nostro precedente comunicato vengono proclamate azioni di sciopero.

In particolare, per quanto riguarda il tema:

A2A SERVIZIO IDRICO

Societarizzando il Servizio Idrico l’azienda ha cambiato il contratto da elettrico a gas/acqua con grave danno economico e normativo per i lavoratori.
Dopo le iniziative da noi messe in campo nei mesi scorsi (conferenza stampa, incontro con la commissione comunale, assemblea generale e sciopero), un referendum fra i lavoratori del servizio idrico ci ha dato mandato di verificare le possibilità di un’intesa sull’armonizzazione fra contratto elettrico e contratto gas/acqua.

La direzione negli incontri effettuati, ha presentato “l’armonizzazione” di una serie di istituti contrattuali e trattamenti che non risponde ad una compensazione economica adeguata.

Tra queste voci, in particolare per:


- la reperibilità: il superamento di quanto previsto contrattualmente;
- le ore straordinarie: riduzione del valore della maggiorazione;
- il riposo fisiologico a seguito di interventi notturni: sua applicazione in termini peggiorativi rispetto ad oggi.

Per queste ed altre voci rileviamo quindi l’assoluta impossibilità da parte nostra di poterle accettare. La direzione ha poi ritenuto di consegnare le nuove regole ai lavoratori del servizio idrico sottoforma di “vademecum”.
Contestiamo quindi alla direzione l’indisponibilità ad avvicinarsi per trovare un’intesa complessiva sui vari istituti contrattuali: una maggiore disponibilità sui punti indicati avrebbe invece consentito di trovare un accordo tra le parti.

FERIE e CHIUSURA ESTIVA

Contestiamo l’indisponibilità ad un confronto effettivo e concreto e l’avere spacciato per tale una mera comunicazione alle R.S.U. interessate, senza avere fornito informazioni di quali settori sono coinvolti, del numero delle persone, di quanti dovrebbero fare presidio, oltreché avere messo in campo questa iniziativa a pochi mesi dal periodo estivo, quindi senza considerare la situazione di chi le ferie le ha già prenotate in altre date; inoltre le motivazioni portate per giustificare la chiusura estiva sono basate su fantomatici risparmi dovuti alla chiusura del raffrescamento.
Un effettivo e vero confronto, effettuato per tempo, avrebbe invece consentito di trovare un accordo tra le parti.
Pertanto indichiamo agli interessati di richiedere formalmente le ferie nel periodo da loro scelto, se in questo caso non venissero autorizzate dal responsabile, la direzione dovrà, a norma di contratto, motivare tale negazione ed indicare in quale altro periodo farle.


Per questo e per tutti gli altri temi oggetto della vertenza, è necessaria una forte reazione e una grande adesione a tutte le iniziative che verranno effettuate, con la partecipazione e il coinvolgimento di tutti a partire

dall’assemblea generale del 30 maggio 2011
dalle ore 8,30 alle ore 10,00
e allo sciopero con presidio previsto nei giorni successivi.