giovedì 5 maggio 2011

A2A - stato di agitazione

L’ennesimo segnale negativo proveniente dalla direzione: un avviso al personale comunica la chiusura collettiva nel periodo 8-21 agosto, spacciando per confronto una comunicazione alle RSU interessate, (senza discussione; senza dati riguardanti quali settori sono coinvolti e chi effettua presidio; senza considerazione per chi ha già prenotato le ferie; con motivazioni risibili che sostengono tale necessità aziendale) sottraendosi quindi al confronto e non si rende disponibile a pervenire ad un accordo.

Una direzione smemorata che, agendo non rispettando gli accordi locali e contrattuali vigenti, rimandando nel tempo incontri e risposte alle questioni poste, dimentica quanto le relazioni sindacali di alto profilo hanno contribuito, attraverso la condivisione dei processi da parte dei lavoratori, a rendere grande questa società.

Emblematica la questione del cambio di contratto per i lavoratori che sono passati in a2a Ciclo Idrico per i quali ancora la direzione non intende avvicinarsi per trovare un punto di intesa.

Analogamente, per i lavoratori di a2a Reti Elettriche non si è potuti arrivare ad un accordo riguardante la “garanzia di salvaguardia”, posizionati sugli automezzi, senza la quale potrebbe esserci un controllo a distanza dei lavoratori.

Per i lavoratori ex Selene trasferiti in e-utile permangono una serie di impegni che hanno la necessità di essere approfonditi.

La contrattazione di secondo livello (collegata alla discussione del Premio di Risultato), che mette in gioco consistenti quote economiche, attende di essere discussa.
I preannunciati Centri di Eccellenza da realizzarsi a Brescia per dare risposte al territorio sono rimasti lettera morta.

Una serie di accordi locali non sono applicati e altri temi attendono di essere discussi: l’erogazione di prestiti per l’acquisto della casa, la modalità di fruizione delle trasferte, l’applicazione a Brescia del Job Posting.
La consegna alle rappresentanze sindacali di dati che permetterebbero la normale attività sindacale non viene più effettuata.
Clamoroso il caso della RSU di a2a Reti Gas che da più di un anno attende di avere il suo referente aziendale ufficiale, con il quale discutere le questioni societarie, ad esempio l’esito della partecipazione alle gare di assegnazione del servizio gas che hanno dirette ricadute occupazionali sui lavoratori.

A ciò si aggiungono i ritardi o le complete non applicazioni di accordi locali riguardanti i percorsi categoriali e le modalità di copertura di posizioni di organico vacanti, e contemporaneamente l’utilizzo sempre più massiccio di “contrattazioni individuali” e premi ed incentivazioni personalizzate.

Il tutto all’insegna di fantomatiche riduzioni e contenimento dei costi che vengono clamorosamente contraddette visto le profumate consulenze pagate a schiere di consulenti che vengono ad insegnarci come si lavora.

La situazione è sempre più intollerabile e necessita una forte reazione dei lavoratori: per l’avvio e la conclusione di veri confronti che portino ad accordi condivisi, per il rispetto e la salvaguardia degli accordi esistenti, per ripristinare le corrette relazioni sindacali.

Pertanto come deciso nell’ultima assemblea generale, abbiamo dichiarato lo stato di agitazione e preannunciato la mobilitazione per tutti i lavoratori di a2a sede Brescia e Provincia e lo abbiamo inoltrato alla Direzione aziendale ed al Prefetto di Brescia.

Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uilcem-Uil e le RSU a2a sede Brescia