Questo per effetto delle
aliquote e delle detrazioni: la media delle aliquote applicate nel 2008 sulla
prima casa era del 4,98 per mille, a fronte dell'aliquota del 4 per mille
dell'Imu; la media delle detrazioni era, nel 2008, di 117,27 euro a fronte dei
200 euro dell'Imu'', continua la Uil.
''A livello di singole Citta', a Roma,
dopo l'aumento delle detrazioni si paghera' mediamente un'Imu sull'abitazione
principale di
411,47 euro con punte di
511,47 euro senza figli a carico e 311,47 euro per 4 figli a carico; a Milano
mediamente si pagheranno 376,77 euro, passando dai 476,77 euro per una famiglia
senza figli a carico, a 276,77 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a
Bologna 359,41 euro medi che arrivano a 459,41 euro senza nessun carico
familiare, per scendere a 259,41 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a
Firenze mediamente pesera' 237,94 euro, che arrivano a 337,94 euro per una
famiglia senza figli a carico, per scendere a 137,94 euro per una famiglia con
4 figli a carico; a Rimini mediamente pesera' per 231 euro, che arrivano a 331
euro per una famiglia senza figli a carico, per scendere a 131 euro per una
famiglia con 4 figli a carico'', aggiunge la nota.
''La Uil -ha concluso Loy- auspica che
Governo e Parlamento possano rimediare a tali distorsioni, introducendo
detrazioni piu'
alte per tutti e non solo
per coloro che hanno figli. Ad esempio, per i pensionati sarebbero necessarie
detrazioni progressive in base alla proprio reddito.Le risorse si possono
trovare facendo pagare di piu'
chi
ha immobili non adibiti a prima casa, con un prelievo progressivo che tassi
maggiormente la terza o quarta casa.Questa e' una proposta che coniuga davvero
i concetti racchiusi nelle tre parole chiave di queste settimane 'equita',
crescita e rigore'''
FISCO: UIL, IMU PENALIZZA
PENSIONATI E LAVORATORI DIPENDENTI =
ABITAZIONE PRINCIPALE DA 33 A 133 EURO
MEDI L'ANNO
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - ''La
reintroduzione dell'Imu sulla prima casa costera' mediamente, per una famiglia
senza figli a carico,
133 euro, con punte di 511
euro in alcune citta'. A seconda della composizione del nucleo familiare
l'incidenza dell'Imu sara'
differente: per una famiglia
con un figlio a carico, l'Imu pesera' 83 euro medi l'anno (in 21 Citta', tra
cui Perugia, L'Aquila, Catanzaro, Cagliari, questo nucleo familiare non
paghera' l'imposta); per una famiglia con due figli a carico l'imposta pesera'
mediamente 33 euro (si azzerera' in 49 citta' tra cui Campobasso, Potenza,
Palermo); mentre con tre figli a carico l'imposta diventa nulla in 66 Citta'
capoluogo (tra cui Venezia,
Ancona); con 4 figli a carico si annulla, invece, in 85 capoluoghi, come nel
caso di Torino''. I calcoli derivano da una simulazione della Uil Servizio
Politiche Territoriali, che ha analizzato gli effetti dell'introduzione
dell'Imu come prevista dal Decreto ''salva Italia'', nelle 104 Citta' capoluogo
di provincia, sulla media delle rendite catastali A/2 e A/3 in tali citta',
rapportate a un immobile di 5 vani in zona semi centrale.
''Per molti possessori di seconde case
potra' esserci, invece, addirittura un risparmio per i redditi medio alti in
diversi capoluogo di citta'. Infatti, se un possessore di una seconda casa ha
un reddito da professionista da 90 mila euro, l'aggravio dell'Imu sara' di soli
7 euro, mentre per un lavoratore dipendente o pensionato con un reddito di 23
mila euro, che ha, ad esempio, la fortuna di avere ereditato un'abitazione
nella citta' di origine, l'aggravio potra' superare anche i 95,36 euro'',
continua la Uil.
In questo modo piu' e' alto il reddito e meno incidenza avra' l'Imu.
Questa manovra, dunque, diversamente da quanto sostenuto dal Governo, grava sempre sui soliti noti: lavoratori dipendenti e pensionati''.
(AGI) - Roma, 20 dic. - La
reintroduzione dell'Imu sulla prima casa finira' per gravare soprattutto su
dipendenti e pensionati in quanto, non essendo un'imposta progressiva, potrebbe
addirittura comportare un risparmio per i possessori di seconda casa che godono
di un reddito medio-alto. E' quanto emerge da un'indagine realizzata dal
Servizio Politiche Territoriali della Uil.
L'incidenza dell'Imu sulla prima casa,
spiega lo studio, dipendera' dalla composizione del nucleo familiare e costera'
una media di 133 euro l'anno
per una famiglia senza figli a carico, con punte di 511 euro in alcune citta',
di 83 euro per una famiglia con un figlio a carico (che in 21 citta verrebbe
esentata), di 33 euro per una famiglia con due figli a carico (esentata in 49
citta'). Le esenzioni scattano in altri 66 capoluoghi per i nuclei con tre
figli e in altri 85 nel caso di quattro.
"Per molti possessori di seconde case
potra' esserci, invece, addirittura un risparmio per i redditi medio alti in
diversi capoluogo di citta' - afferma la Uil - Infatti, se un possessore di una
seconda casa ha un reddito da professionista da 90 mila euro, l'aggravio
dell'Imu sara' di soli 7 euro, mentre per un lavoratore dipendente o pensionato
con un reddito di 23 mila euro, che ha, ad esempio, la fortuna di avere
ereditato un'abitazione nella citta' di origine, l'aggravio potra' superare
anche i 95,36 euro".
"Cio' - spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale
Uil - e' possibile in quanto l'Imu non e' un'importa progressiva come l'Irpef.
In questo modo piu' e' alto il reddito e meno incidenza avra' l'Imu. Questa
manovra, dunque, diversamente da quanto sostenuto dal governo, grava sempre sui
soliti noti:
lavoratori dipendenti e
pensionati". "Infatti - prosegue Loy - nonostante l'emendamento
aumenti le detrazioni sulla prima casa legate al numero dei figli, i piu'
penalizzati restano gli
oltre 9 milioni di
pensionati proprietari di una casa, che
non
hanno a carico figli minori
di 26 anni e che pagheranno mediamente
un'Imu di 133 euro l'anno".
I calcoli derivano da una simulazione della
Uil Servizio Politiche Territoriali, che ha analizzato gli effetti
dell'introduzione dell'Imu come prevista dal Decreto "salva Italia",
nelle 104 Citta' capoluogo di provincia, sulla media delle rendite catastali
A/2 e A/3 in tali citta', rapportate a un immobile di 5 vani in zona semi
centrale.
- prosegue lo studio -
l'anno prossimo pesera' 632,73 euro a fronte dei 537,37 euro di quest'anno
(+17,7%) per un reddito da lavoro dipendente e pensione di 23 mila euro, mentre
un lavoratore autonomo con reddito di 90 mila euro paghera'ugualmente 632,73 di Imu, a fronte dei 625,37 euro di quest'anno pagati tra Ici ed Irpef (+ 1,2%). Mentre nel primo caso - sottolinea la Uil - c'e' un aggravio generalizzato, nel secondo caso in 59 citta' un professionista paghera' meno imposte, come nel caso di Roma dove avrebbe un risparmio di
54,61 euro; a Rimini di 31,76 euro; a Napoli di 30,45 euro.
"Per compensare il
mancato gettito dell'Irpef fondiaria - ha commentato Loy - la meta' degli importi derivanti da questa
imposta andranno allo Stato centrale".
A livello di singole citta', a Roma, dopo
l'aumento delle detrazioni, si paghera' mediamente un'Imu sull'abitazione
principale di 411,47 euro con punte di 511,47 euro senza figli a carico e
311,47 euro per 4 figli a carico; a Milano mediamente si pagheranno 376,77
euro, passando dai 476,77 euro per una famiglia senza figli a carico, a 276,77
euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Bologna 359,41 euro medi che
arrivano a 459,41 euro senza nessun carico familiare, per scendere a 259,41
euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Firenze mediamente pesera' 237,94
euro, che arrivano a 337,94 euro per una famiglia senza figli a carico, per
scendere a
137,94 euro per una famiglia
con 4 figli a carico.
"La Uil - ha sottolineato Loy - auspica che Governo e Parlamento
possano rimediare a tali distorsioni, introducendo detrazioni piu' alte per
tutti e non solo per coloro che hanno figli. Ad esempio, per i pensionati
sarebbero necessarie detrazioni progressive in base alla proprio reddito".
"Le risorse si possono trovare facendo pagare di piu' chi ha immobili non
adibiti a prima casa, con un prelievo progressivo che tassi maggiormente la
terza o quarta casa - conclude Loy - Questa e' una proposta che coniuga davvero
i concetti racchiusi nelle tre parole chiave di queste settimane "equita',
crescita e rigore". (AGI) Rme
IMU PENALIZZA
PENSIONATI E LAVORATORI DIPENDENTI
PIU' PENALIZZATI 9 MILIONI DI PENSIONATI
PROPRIETARI DI UNA CASA
(Adnkronos) - ''Infatti, nonostante
l'emendamento aumenti le detrazioni sulla prima casa legate al numero dei
figli, i piu'
penalizzati restano gli
oltre 9 milioni di pensionati proprietari di una casa, che non hanno a carico
figli minori di 26 anni e che pagheranno mediamente un'Imu di 133 euro
l'anno'', continua Loy. ''Per un reddito da lavoro dipendente e pensione di 23
mila euro l'anticipo dell'Imu sulla seconda casa pesera' nel prossimo anno
632,73 euro a fronte dei 537,37 euro di quest'anno (+17,7%), mentre un
lavoratore autonomo con reddito di 90 mila euro paghera' ugualmente 632,73 di
Imu, a fronte dei 625,37 euro di quest'anno pagati tra Ici ed Irpef (+ 1,2%)'',
spiega la Uil.
''Mentre nel primo caso c'e' un aggravio
generalizzato, nel secondo caso, in 59 Citta', un professionista paghera' meno
imposte, come nel caso di Roma dove avrebbe un risparmio di 54,61 euro; a
Rimini di 31,76 euro; a Napoli di 30,45 euro; a Trento di 30 euro; a Benevento
di 29,47 euro. Si avrebbe, invece, un 'surplus' di imposta pari a 188,50 euro
ad Aosta; di 179,15 euro a Milano; di 115,74 euro a Lecce; di 92,21 euro a
Messina; di 87,97 euro a Reggio Calabria.Mentre nel caso di un reddito fisso di
23 mila euro l'aggravio maggiore si avrebbe a Milano con 367,15 euro in piu';
ad Aosta con 311,50 euro in piu'; a Bolzano con 202,77 euro in piu'; a
Pordenone con 186,50 euro in piu'; a Bologna con 169,82 euro in piu'.In termini
assoluti l'Imu sulla seconda casa pesera' complessivamente 1.351,79 euro a
Roma;
1.285 euro a Milano;
1.252,88 euro a Bologna; 1.022,08 euro a Firenze; 1.008,90 euro a Rimini'',
continua la Uil.