sabato 21 gennaio 2012

conferenza stampa UIL di Brescia del 20 gennaio 2011

Dopo la pesantissima e inicua  manovra del Governo Monti che ha fatto pagare al ceto medio e in particolare al mondo del lavoro il conto di una crisi economica e sociale, giocando la carta dell’emergenza; il 2012 sarà un anno molto difficile con conseguenze negative per le famiglie che vedranno ridimensionato il loro potere d’acquisto e in molti casi si avranno situazioni di forte criticità. Di fatto i redditi da lavoro e da pensione saranno bloccati mentre aumenterà fortemente il costo della vita.



Avremo inoltre una emergenza occupazionale sempre più forte, in particolare per i giovani e per i lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali.

Sul piano generale è necessario che il Governo oltre a rivedere alcune delle decisioni assunte in materia previdenziale, che obiettivamente penalizzano oltre misura alcune fasce di lavoratori e lavoratrici e i pensionati che si vedono bloccata la rivalutazione della loro pensione, e  a continuare incrementandola la lotta alla evasione fiscale, sarà necessario che agisca sulla spesa perché ancora non lo ha fatto con la necessaria determinazione.

Sono incompatibili con lo sviluppo e la crescita, su cui è necessario investire risorse economiche adeguate, i costi della politica, gli sprechi e la clientela nella pubblica amministrazione anche introducendo il criterio della spesa standard in una logica di federalismo territoriale.



I temi in agenda tra CGIL-CISL- e UIL  per il confronto con il Governo sono essenziali per uscire dalla condizione di stallo con cui il Paese si ritrova, quindi al centro vanno posti il  lavoro, la crescita e l’equità sociale e fiscale. Su questi temi è necessario ritrovare oltre che l’unità d’azione nel sindacato, il necessario consenso tra l’opinione pubblica e i lavoratori.

Si tratta non solo di avviare una fase nuova per lo sviluppo e superare le tendenze recessive ma anche ricreare fiducia nel futuro in particolare per le nuove generazioni.



A Brescia dopo anni di “cortocircuito autoreferenziale” del nostro sistema di rappresentanza è necessario dimostrare concretezza e disponibilità per individuare i percorsi territoriali per rispondere alla crisi. E’ mancata sin ora una capacità di coordinare gli interventi e definire le priorità. Oggi sono aperti due percorsi il primo riferito al tavolo anticrisi che molto faticosamente si sta concretizzando con il coordinamento del Prefetto dopo che la Provincia ha di fatto rinunciato al suo ruolo, il secondo tutto sindacale è legato ad un difficile ma ineludibile accordo con AIB sullo sviluppo delle imprese e sulla loro competitività.

 

TESSERAMENTO 2011

SETTORI PRODUTTIVI:                     2010                 2011
-      AGROALIMENTARE                       683                 733

-      INDUSTRIA                               9.269              9.608 

-      TERZIARIO                               1.678              1.645

-      TRASPORTI                                  698                667

-      PUBBLICA AMMINISTRAZIONE     4.218             4.255

-      UIL Tem.p@ (lavoratori atipici)        50                224 
                                              
                                                      
TOTALE ATTIVI                              16.596            17.132 

-      UILP                                          6.724               6.580

TOTALE GENERALE                      23.320             23.712