Uilcem Brescia Sindacato dei chimici, elettrici e manifatturiero della UIL di Brescia
mercoledì 25 gennaio 2012
Famiglie italiane più povere
Bankitalia: Adoc, in Italia redditi inferiori del 40% media europea
Altro
Roma, 25 gen. - (Adnkronos) - ''Un dato grave e preoccupante ma non stupisce, dato che le famiglie italiana guadagnano il 40% in meno di una famiglia media europea''. Cosi' l'Adoc commenta lo studio di Bankitalia dal quale emerge che il reddito delle famiglie italiane e' calato del 2,4% rispetto al 1991, il 27% delle famiglie ha debiti per oltre 43mila euro.
''E' molto grave il dato sui redditi di Bankitalia, ma -sottolinea Carlo Pileri, il presidente dell'Adoc- non ci stupiamo visto che il reddito medio di una famiglia in Europa e' superiore del 39,6% a quello di una famiglia italiana con l'aggravante che in Italia il costo della vita e' ben superiore a quello di altri Paesi. Da noi l'impatto sul reddito e' pari all'83%, in Germania il costo della vita 'ruba' il 43% del reddito, in Francia pesa il 58%, mediamente in Europa l'impatto si attesta al 68% del reddito. In queste condizioni le possibilita' di risparmio diminuiscono mentre aumentano le occasioni di contrarre debiti''.
Ormai, rileva Pileri, ''l'indebitamento non e' piu' collegato solo agli immobili e ai veicoli, ma riguarda beni e servizi un tempo esonerati come viaggi, palestre, matrimoni, spese mediche. Le famiglie italiane sono allo stremo, ci auguriamo che tramite l'applicazione corretta delle liberalizzazioni, con un'estensione anche a settori finora non toccati, si possa ridare ossigeno ai bilanci familiari e ai consumi. Stimiamo che il risparmio generato in un anno possa arrivare fino ad una mensilita' di stipendio, con una ripresa media dei consumi pari al 5%'', conclude.
sabato 21 gennaio 2012
conferenza stampa UIL di Brescia del 20 gennaio 2011
Dopo
la pesantissima e inicua manovra del
Governo Monti che ha fatto pagare al ceto medio e in particolare al mondo del
lavoro il conto di una crisi economica e sociale, giocando la carta
dell’emergenza; il 2012 sarà un anno molto difficile con conseguenze negative
per le famiglie che vedranno ridimensionato il loro potere d’acquisto e in
molti casi si avranno situazioni di forte criticità. Di fatto i redditi da
lavoro e da pensione saranno bloccati mentre aumenterà fortemente il costo
della vita.
TESSERAMENTO 2011
Avremo
inoltre una emergenza occupazionale sempre più forte, in particolare per i giovani
e per i lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali.
Sul
piano generale è necessario che il Governo oltre a rivedere alcune delle
decisioni assunte in materia previdenziale, che obiettivamente penalizzano oltre
misura alcune fasce di lavoratori e lavoratrici e i pensionati che si vedono
bloccata la rivalutazione della loro pensione, e a continuare incrementandola la lotta alla
evasione fiscale, sarà necessario che agisca sulla spesa perché ancora non lo
ha fatto con la necessaria determinazione.
Sono
incompatibili con lo sviluppo e la crescita, su cui è necessario investire
risorse economiche adeguate, i costi della politica, gli sprechi e la clientela
nella pubblica amministrazione anche introducendo il criterio della spesa
standard in una logica di federalismo territoriale.
I
temi in agenda tra CGIL-CISL- e UIL per
il confronto con il Governo sono essenziali per uscire dalla condizione di stallo
con cui il Paese si ritrova, quindi al centro vanno posti il lavoro, la crescita e l’equità sociale e
fiscale. Su questi temi è necessario ritrovare oltre che l’unità d’azione nel
sindacato, il necessario consenso tra l’opinione pubblica e i lavoratori.
Si
tratta non solo di avviare una fase nuova per lo sviluppo e superare le
tendenze recessive ma anche ricreare fiducia nel futuro in particolare per le
nuove generazioni.
A
Brescia dopo anni di “cortocircuito autoreferenziale” del nostro sistema di
rappresentanza è necessario dimostrare concretezza e disponibilità per
individuare i percorsi territoriali per rispondere alla crisi. E’ mancata sin
ora una capacità di coordinare gli interventi e definire le priorità. Oggi sono
aperti due percorsi il primo riferito al tavolo anticrisi che molto
faticosamente si sta concretizzando con il coordinamento del Prefetto dopo che
la Provincia ha di fatto rinunciato al suo ruolo, il secondo tutto sindacale è
legato ad un difficile ma ineludibile accordo con AIB sullo sviluppo delle
imprese e sulla
loro competitività.
TESSERAMENTO 2011
SETTORI PRODUTTIVI: 2010
2011
- AGROALIMENTARE 683 733
- INDUSTRIA 9.269 9.608
- TERZIARIO 1.678 1.645
- TRASPORTI 698
667
- PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 4.218 4.255
- UIL Tem.p@ (lavoratori atipici) 50 224
TOTALE
ATTIVI 16.596
17.132
- UILP 6.724 6.580
TOTALE
GENERALE 23.320
23.712
giovedì 12 gennaio 2012
alzare l'asticella dell'art.18? ridicolo
il solito stancante dibattito sull'articolo 18 prende una piega sbagliata con la solita soluzione all'italiana che è peggio di ciò che c'è e di ciò che potrebbe esserci.
Innalzamento a 50 addetti della non applicazione dello statuto.
Bravi.
Questa è solo una spaccatura più ampia tra chi ha diritti acquisiti e chi non ne potrà più godere, aumentano i lavoratori di serie B mentre nelle grandi imprese non succede nulla. Se così sarà (perchè sono indiscrezioni), il giudizio non potrà che essere fortemente negativo.
articolo su Bliz
Innalzamento a 50 addetti della non applicazione dello statuto.
Bravi.
Questa è solo una spaccatura più ampia tra chi ha diritti acquisiti e chi non ne potrà più godere, aumentano i lavoratori di serie B mentre nelle grandi imprese non succede nulla. Se così sarà (perchè sono indiscrezioni), il giudizio non potrà che essere fortemente negativo.
articolo su Bliz
mercoledì 11 gennaio 2012
«Invatec», ora spunta l'ipotesi solidarietà
da Bresciaoggi del 10 gennaio 2012
La proposta dei sindacati ha riscosso la disponibilità della proprietà: di conseguenza nella partita che interessa la Invatec-Medtronic di Roncadelle e Torbole Casaglia - scattata dopo l'annuncio dei mesi scorsi dell'azienda che, per le organizzazioni di categoria, mette a rischio 300 su circa 600 addetti entro maggio 2013 - si apre una nuova fase.
FEMCA, Filctem e Uilcem, durante un incontro con la controparte in Aib, hanno avanzato la richiesta di utilizzare il contratto di solidarietà, riscuotendo una sorta di «apertura»: se utilizzato, l'ammortizzatore sociale consentirebbe di evitare l'uscita di forza lavoro almeno nei primi dodici mesi, anche se l'eventuale accordo dovrebbe essere accompagnato dalla predisposizione di un piano per la gestione degli esuberi. In attesa di un nuovo confronto, da concretizzare all'inizio di febbraio, in base a quanto emerso, va registrata la convocazione, da parte del sindaco di Roncadelle, Michele Orlando, del tavolo istituzionale sull'azienda: il prossimo 17 gennaio, in Municipio, dovrebbe coinvolgere tutti i soggetti interessati. A Concesio è quasi completato il trasferimento a Torbole Casaglia delle attività e delle maestranze (circa una cinquantina) della controllata Fogazzi. Nella sede di Apindustria, invece, durante un faccia a faccia con Fai-Cisl e Flai-Cgil, i rappresentanti della Bresciadolci spa di Montirone, 39 dipendenti - che ha già aperto la mobilità per la riduzione di personale, legata anche allo sfratto relativo all'attuale sede - ha avanzato una nuova proposta: il trasferimento nella struttura di Soave (Vr) degli addetti interessati; il sindacato ha giudicato la novità «strumentale», chiedendo di mantenere attiva la procedura per quanti non accetteranno la soluzione. Lunedì prossimo l'assemblea per verificare le disponibilità degli occupati.
La proposta dei sindacati ha riscosso la disponibilità della proprietà: di conseguenza nella partita che interessa la Invatec-Medtronic di Roncadelle e Torbole Casaglia - scattata dopo l'annuncio dei mesi scorsi dell'azienda che, per le organizzazioni di categoria, mette a rischio 300 su circa 600 addetti entro maggio 2013 - si apre una nuova fase.
FEMCA, Filctem e Uilcem, durante un incontro con la controparte in Aib, hanno avanzato la richiesta di utilizzare il contratto di solidarietà, riscuotendo una sorta di «apertura»: se utilizzato, l'ammortizzatore sociale consentirebbe di evitare l'uscita di forza lavoro almeno nei primi dodici mesi, anche se l'eventuale accordo dovrebbe essere accompagnato dalla predisposizione di un piano per la gestione degli esuberi. In attesa di un nuovo confronto, da concretizzare all'inizio di febbraio, in base a quanto emerso, va registrata la convocazione, da parte del sindaco di Roncadelle, Michele Orlando, del tavolo istituzionale sull'azienda: il prossimo 17 gennaio, in Municipio, dovrebbe coinvolgere tutti i soggetti interessati. A Concesio è quasi completato il trasferimento a Torbole Casaglia delle attività e delle maestranze (circa una cinquantina) della controllata Fogazzi. Nella sede di Apindustria, invece, durante un faccia a faccia con Fai-Cisl e Flai-Cgil, i rappresentanti della Bresciadolci spa di Montirone, 39 dipendenti - che ha già aperto la mobilità per la riduzione di personale, legata anche allo sfratto relativo all'attuale sede - ha avanzato una nuova proposta: il trasferimento nella struttura di Soave (Vr) degli addetti interessati; il sindacato ha giudicato la novità «strumentale», chiedendo di mantenere attiva la procedura per quanti non accetteranno la soluzione. Lunedì prossimo l'assemblea per verificare le disponibilità degli occupati.
martedì 3 gennaio 2012
quanto guadagnano i parlamentari?
francamente, letta la relazione del 31 dicembre della commissione sul livellamento retributivo Italia-Europa, non è dato sapere...mancano le spese di rappresentanza per un giudizio compiuto, come vedete nella scheda qui sotto, l'ultima riga sulle spese rimanda allo specifico capitolo, rendendo noto, che in alcuni altri paesi sono dipendenti diretti del parlamento o la spesa è certificata, mentre da noi, nessun parlamentare è tenuto a rendicontare sulle effettive spese, basta che dichiari di avere uno o più collaboratori, che scatta la rispettiva indennità per la quale non deve successivamente dimostrare nulla, tradotto; se li può tenere in tasca. Credo che questo, unito ad altri malcostumi della nostra classe politica, non siano più tollerabili, sebbene questo capitolo non incide sulla spesa pubblica. Importante è non confondere i costi della politica con i costi della democrazia, sarebbe una deriva molto preoccupante.
lunedì 2 gennaio 2012
accordo separato Wagon Lits
Riporto una nota della segreteria regionale della UIL sulla vicenda dei lavoratori dei Wagon Lits che ha visto ancora una volta la CGIL fare un passo indietro e soprattutto avere motivazioni diverse tra il tavolo della trattativa e i media. Questa vicenda è significativa per comprendere le difficoltà che avremo nei prossimi mesi, non solo per le vertenze in atto, ma per la significativa distanza tra noi e la CGIL sulle modalità di affrontarle.
Nella notte del 30 dicembre abbiamo firmato,
assieme alla CISL, un accordo con Ferrovie dello Stato e Regione Lombardia per
dare risposta ai lavoratori delle Società appaltatrici del servizio treni
notturni che, a causa della ristrutturazione del servizio deciso da F.S.,
avevano ricevuto lettera di licenziamento. Si trattava, in Lombardia, di 152
lavoratori. Al termine di una trattativa di 14 ore abbiamo raggiunto un accordo
che ricolloca tutti questi lavoratori, entro un periodo massimo di 12
mesi, durante il quale avranno l'indennità di mobilità (dal Ministero con la
L.223 o dalla Regione con la mobilità in deroga) e usufruiranno di corsi di
riqualificazione pagati dalla Regione. L'accordo prevede con esattezza date e
destinazione di ricollocazione: i primi lavoratori verranno ricollocati a
Febbraio 2012, gli ultimi a Gennaio 2013. La ricollocazione avverrà presso
Società appaltatrici delle F.S. per un periodo pari a quello previsto dal
contratto di assunzione dei lavoratori presso le società che li hanno
licenziati, e comunque non inferiore a 24 mesi. Altri lavoratori saranno
ricollocati presso Trenord e ATM, con contratti a tempo indeterminato.
Ci era parso, in questo modo, di dare una risposta
concreta e credibile alla rivendicazione dei lavoratori licenziati che,
giustamente, rivendicavano “occupazione”, come recita lo striscione issato da
quelli di loro che occupano da giorni la torre della Stazione Centrale di
Milano.
La CGIL però, pur avendo partecipato fino
all'ultimo alla definizione dei dettagli dell'accordo, ha ritenuto di non
firmarlo. La motivazione ufficialmente addotta al tavolo è stata che, rispetto
al problema occupazionale, prevaleva per loro l'esigenza di tenere aperto un
tavolo nazionale con F.S. e Ministero al quale negoziare l'organizzazione del
servizio treno-notte nel suo complesso. Successivamente dalla Televisione
abbiamo appreso che la CGIL si rifiutava ad una soluzione che non desse risposte
globali al problema dei licenziamenti a livello nazionale: questione mai
peraltro avanzata al tavolo negoziale, e che non spiega come mai, allora, si sia
chiesto una trattativa con la Regione Lombardia.
La realtà evidente è che la CGIL intende sfruttare fino in fondo le potenzialità mediatiche offerte dalla drammatizzazione dei lavoratori arrampicati sulla torre: più che le esigenze concrete della gente a dettare i tempi e le scelte della CGIL sono le possibilità dei palinsesti televisivi. Operazione che viene efficacemente fiancheggiata da molti media, principalmente RAI3, che non manca di dar fiato alla disperazione dei lavoratori, omettendo volutamente di dire che per tutti loro, nessuno escluso, v'è la certezza di rioccupazione grazie all'accordo da noi firmato.
La CGIL vuole cinicamente giocare sulla pelle della gente,
operando disinformazione e ammiccando a rivendicazioni demagogiche (tutti
assunti in F.S..)?. Ogni tanto non fa male toccare con mano la differenza tra
chi fa il sindacato nell'interesse dei lavoratori e chi persegue, tramite i
lavoratori, un disegno tutto politico!
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- conferenza stampa UIL di Brescia del 20 gennaio 2011
- accordo detassazione CGIL CISL UIL e AIB
- Accordo ministeriale di CIG in deroga per CF Gomma
- alzare l'asticella dell'art.18? ridicolo
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- accordo separato Wagon Lits
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