Il Direttivo della UIL di Brescia esprime forti preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria che mette a dura prova la stabilità dell’Europa e in particolare il nostro Paese. Le difficoltà della crescita produttiva, le forti preoccupazioni per l’aumento della disoccupazione in particolare giovanile, la riduzione dei redditi di lavoro e l’instabilità politica che caratterizza il Governo sono elementi di grande criticità che richiedono da parte del Governo misure ormai improcrastinabili e urgenti che non siano volte solo al contenimento della spesa. La riduzione del debito e il pareggio di bilancio potrebbero non essere sufficienti se pure indispensabili per uscire dalla crisi occorrono interventi sulla crescita.
Nel breve sono necessarie riforme strutturali a partire da quella fiscale che oltre a continuare la lotta all’evasione partendo dal territorio, introduca una decisiva inversione di tendenza per realizzare la redistribuzione della ricchezza a vantaggio dei cittadini che hanno un sostituto d’imposta attraverso la riduzione delle tasse. Questa è per noi la condizione ottimale per la ripresa dei consumi interni, elemento primario per la crescita del PIL e dell’occupazione.
Per questo obiettivo più volte richiesto al Governo e sempre disatteso è necessario realizzare il massimo del consenso e dell’unità sindacale.
Risulta poi indispensabile intervenire con efficacia e rapidità sui costi della politica a partire dai privilegi, ma non solo, è necessario razionalizzare la spesa pubblica intervenendo sui livelli istituzionali sia al centro che sul territorio. E’ poi improcrastinabile intervenire sugli sprechi e inefficienze introducendo da subito il concetto di “spesa standard”.
Sul versante del mercato del lavoro è necessario intervenire per il superamento della precarietà con un nuovo ordinamento legislativo per un unico rapporto di lavoro (proposta Prof. Ichino).
I temi di attualità non possono che farci prestare la massima attenzione sulle ricadute che coinvolgono i pensionati sulla tenuta del loro potere di acquisto, sull’assistenza, sul diritto alla salute e sui servizi sociali.
In questo quadro di estrema preoccupazione per le sorti del Paese in assenza di risposte ai problemi per la crescita e la razionalizzazione della spesa pubblica da parte del Governo è preferibile che si vada a elezioni anticipate ridando la parola ai cittadini.
Il Direttivo provinciale ritiene che le politiche del Governo verso il lavoro pubblico a partire dalla riforma Brunetta siano contrarie all’interesse del Paese. E’ necessaria una vera riforma da realizzare con la partecipazione dei lavoratori per rendere efficiente la pubblica amministrazione rimuovendo gli ostacoli che impediscono di evitare sprechi e inefficienze. Il direttivo condivide le ragioni dello sciopero generale del pubblico impiego dichiarato dalla UIL che auspichiamo veda la convergenza di CISL e CGIL, ponendo al centro l’ obiettivo di prevedere un rapporto di lavoro come quello dei privati per i dipendenti pubblici e di estendere i contenuti dell’accordo con Confindustria del 28 giugno sulla contrattazione e rappresentanza anche ai lavoratori pubblici.
La gravità della situazione richiede particolare attenzione alla comunicazione interna all’organizzazione e verso i lavoratori e l’opinione pubblica, in modo da realizzare il maggior consenso sulle posizioni dell’organizzazione. E’’ necessario altresì che le posizioni dell’organizzazione vengano discusse ed approvate dagli organismi preposti.
Brescia 22 settembre 2011