mercoledì 21 dicembre 2011

FISCO: UIL, IMU PENALIZZA PENSIONATI E LAVORATORI DIPENDENTI

(Adnkronos) - ''La reintroduzione dell'Imu sulla prima casa portera' dei benefici in 59 capoluoghi di provincia, rispetto alla vecchia Ici e mediamente a livello nazionale uno sconticino di 3 euro.

Questo per effetto delle aliquote e delle detrazioni: la media delle aliquote applicate nel 2008 sulla prima casa era del 4,98 per mille, a fronte dell'aliquota del 4 per mille dell'Imu; la media delle detrazioni era, nel 2008, di 117,27 euro a fronte dei 200 euro dell'Imu'', continua la Uil.



      ''A livello di singole Citta', a Roma, dopo l'aumento delle detrazioni si paghera' mediamente un'Imu sull'abitazione principale di

411,47 euro con punte di 511,47 euro senza figli a carico e 311,47 euro per 4 figli a carico; a Milano mediamente si pagheranno 376,77 euro, passando dai 476,77 euro per una famiglia senza figli a carico, a 276,77 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Bologna 359,41 euro medi che arrivano a 459,41 euro senza nessun carico familiare, per scendere a 259,41 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Firenze mediamente pesera' 237,94 euro, che arrivano a 337,94 euro per una famiglia senza figli a carico, per scendere a 137,94 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Rimini mediamente pesera' per 231 euro, che arrivano a 331 euro per una famiglia senza figli a carico, per scendere a 131 euro per una famiglia con 4 figli a carico'', aggiunge la nota.



      ''La Uil -ha concluso Loy- auspica che Governo e Parlamento possano rimediare a tali distorsioni, introducendo detrazioni piu'

alte per tutti e non solo per coloro che hanno figli. Ad esempio, per i pensionati sarebbero necessarie detrazioni progressive in base alla proprio reddito.Le risorse si possono trovare facendo pagare di piu'

chi ha immobili non adibiti a prima casa, con un prelievo progressivo che tassi maggiormente la terza o quarta casa.Questa e' una proposta che coniuga davvero i concetti racchiusi nelle tre parole chiave di queste settimane 'equita', crescita e rigore'''


FISCO: UIL, IMU PENALIZZA PENSIONATI E LAVORATORI DIPENDENTI =

      ABITAZIONE PRINCIPALE DA 33 A 133 EURO MEDI L'ANNO



      Roma, 20 dic. (Adnkronos) - ''La reintroduzione dell'Imu sulla prima casa costera' mediamente, per una famiglia senza figli a carico,

133 euro, con punte di 511 euro in alcune citta'. A seconda della composizione del nucleo familiare l'incidenza dell'Imu sara'

differente: per una famiglia con un figlio a carico, l'Imu pesera' 83 euro medi l'anno (in 21 Citta', tra cui Perugia, L'Aquila, Catanzaro, Cagliari, questo nucleo familiare non paghera' l'imposta); per una famiglia con due figli a carico l'imposta pesera' mediamente 33 euro (si azzerera' in 49 citta' tra cui Campobasso, Potenza, Palermo); mentre con tre figli a carico l'imposta diventa nulla in 66 Citta'

capoluogo (tra cui Venezia, Ancona); con 4 figli a carico si annulla, invece, in 85 capoluoghi, come nel caso di Torino''. I calcoli derivano da una simulazione della Uil Servizio Politiche Territoriali, che ha analizzato gli effetti dell'introduzione dell'Imu come prevista dal Decreto ''salva Italia'', nelle 104 Citta' capoluogo di provincia, sulla media delle rendite catastali A/2 e A/3 in tali citta', rapportate a un immobile di 5 vani in zona semi centrale.



      ''Per molti possessori di seconde case potra' esserci, invece, addirittura un risparmio per i redditi medio alti in diversi capoluogo di citta'. Infatti, se un possessore di una seconda casa ha un reddito da professionista da 90 mila euro, l'aggravio dell'Imu sara' di soli 7 euro, mentre per un lavoratore dipendente o pensionato con un reddito di 23 mila euro, che ha, ad esempio, la fortuna di avere ereditato un'abitazione nella citta' di origine, l'aggravio potra' superare anche i 95,36 euro'', continua la Uil.

 ''Cio' -spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil- e'
possibile in quanto l'Imu non e' un'importa progressiva come l'Irpef.
In questo modo piu' e' alto il reddito e meno incidenza avra' l'Imu.
Questa manovra, dunque, diversamente da quanto sostenuto dal Governo, grava sempre sui soliti noti: lavoratori dipendenti e pensionati''.



IMU GRAVERA' SU DIPENDENTI E PENSIONATI =

(AGI) - Roma, 20 dic. - La reintroduzione dell'Imu sulla prima casa finira' per gravare soprattutto su dipendenti e pensionati in quanto, non essendo un'imposta progressiva, potrebbe addirittura comportare un risparmio per i possessori di seconda casa che godono di un reddito medio-alto. E' quanto emerge da un'indagine realizzata dal Servizio Politiche Territoriali della Uil.

    L'incidenza dell'Imu sulla prima casa, spiega lo studio, dipendera' dalla composizione del nucleo familiare e costera'

una media di 133 euro l'anno per una famiglia senza figli a carico, con punte di 511 euro in alcune citta', di 83 euro per una famiglia con un figlio a carico (che in 21 citta verrebbe esentata), di 33 euro per una famiglia con due figli a carico (esentata in 49 citta'). Le esenzioni scattano in altri 66 capoluoghi per i nuclei con tre figli e in altri 85 nel caso di quattro.

    "Per molti possessori di seconde case potra' esserci, invece, addirittura un risparmio per i redditi medio alti in diversi capoluogo di citta' - afferma la Uil - Infatti, se un possessore di una seconda casa ha un reddito da professionista da 90 mila euro, l'aggravio dell'Imu sara' di soli 7 euro, mentre per un lavoratore dipendente o pensionato con un reddito di 23 mila euro, che ha, ad esempio, la fortuna di avere ereditato un'abitazione nella citta' di origine, l'aggravio potra' superare anche i 95,36 euro". 

    "Cio' -  spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil - e' possibile in quanto l'Imu non e' un'importa progressiva come l'Irpef. In questo modo piu' e' alto il reddito e meno incidenza avra' l'Imu. Questa manovra, dunque, diversamente da quanto sostenuto dal governo, grava sempre sui soliti noti:

lavoratori dipendenti e pensionati". "Infatti - prosegue Loy - nonostante l'emendamento aumenti le detrazioni sulla prima casa legate al numero dei figli, i piu' penalizzati restano gli

oltre 9 milioni di pensionati proprietari di una casa, che non
hanno a carico figli minori di 26 anni e  che pagheranno mediamente un'Imu di 133 euro l'anno".

    I calcoli derivano da una simulazione della Uil Servizio Politiche Territoriali, che ha analizzato gli effetti dell'introduzione dell'Imu come prevista dal Decreto "salva Italia", nelle 104 Citta' capoluogo di provincia, sulla media delle rendite catastali A/2 e A/3 in tali citta', rapportate a un immobile di 5 vani in zona semi centrale.
- prosegue lo studio - l'anno prossimo pesera' 632,73 euro a fronte dei 537,37 euro di quest'anno (+17,7%) per un reddito da lavoro dipendente e pensione di 23 mila euro, mentre un lavoratore autonomo con reddito di 90 mila euro paghera'
ugualmente 632,73 di Imu, a fronte dei 625,37 euro di quest'anno pagati tra Ici ed Irpef (+ 1,2%). Mentre nel primo caso - sottolinea la Uil - c'e' un aggravio generalizzato, nel secondo caso in 59 citta' un professionista paghera' meno imposte, come nel caso di Roma dove avrebbe un risparmio di
54,61 euro; a Rimini di 31,76 euro; a Napoli di 30,45 euro.

"Per compensare il mancato gettito dell'Irpef fondiaria - ha commentato Loy -  la meta' degli importi derivanti da questa imposta andranno allo Stato centrale".

    A livello di singole citta', a Roma, dopo l'aumento delle detrazioni, si paghera' mediamente un'Imu sull'abitazione principale di 411,47 euro con punte di 511,47 euro senza figli a carico e 311,47 euro per 4 figli a carico; a Milano mediamente si pagheranno 376,77 euro, passando dai 476,77 euro per una famiglia senza figli a carico, a 276,77 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Bologna 359,41 euro medi che arrivano a 459,41 euro senza nessun carico familiare, per scendere a 259,41 euro per una famiglia con 4 figli a carico; a Firenze mediamente pesera' 237,94 euro, che arrivano a 337,94 euro per una famiglia senza figli a carico, per scendere a

137,94 euro per una famiglia con 4 figli a carico.   

    "La Uil - ha sottolineato Loy - auspica che Governo e Parlamento possano rimediare a tali distorsioni, introducendo detrazioni piu' alte per tutti e non solo per coloro che hanno figli. Ad esempio, per i pensionati sarebbero necessarie detrazioni progressive in base alla proprio reddito". "Le risorse si possono trovare facendo pagare di piu' chi ha immobili non adibiti a prima casa, con un prelievo progressivo che tassi maggiormente la terza o quarta casa - conclude Loy - Questa e' una proposta che coniuga davvero i concetti racchiusi nelle tre parole chiave di queste settimane "equita', crescita e rigore". (AGI) Rme

IMU PENALIZZA PENSIONATI E LAVORATORI DIPENDENTI
PIU' PENALIZZATI 9 MILIONI DI PENSIONATI PROPRIETARI DI UNA CASA



      (Adnkronos) - ''Infatti, nonostante l'emendamento aumenti le detrazioni sulla prima casa legate al numero dei figli, i piu'

penalizzati restano gli oltre 9 milioni di pensionati proprietari di una casa, che non hanno a carico figli minori di 26 anni e che pagheranno mediamente un'Imu di 133 euro l'anno'', continua Loy. ''Per un reddito da lavoro dipendente e pensione di 23 mila euro l'anticipo dell'Imu sulla seconda casa pesera' nel prossimo anno 632,73 euro a fronte dei 537,37 euro di quest'anno (+17,7%), mentre un lavoratore autonomo con reddito di 90 mila euro paghera' ugualmente 632,73 di Imu, a fronte dei 625,37 euro di quest'anno pagati tra Ici ed Irpef (+ 1,2%)'', spiega la Uil.



      ''Mentre nel primo caso c'e' un aggravio generalizzato, nel secondo caso, in 59 Citta', un professionista paghera' meno imposte, come nel caso di Roma dove avrebbe un risparmio di 54,61 euro; a Rimini di 31,76 euro; a Napoli di 30,45 euro; a Trento di 30 euro; a Benevento di 29,47 euro. Si avrebbe, invece, un 'surplus' di imposta pari a 188,50 euro ad Aosta; di 179,15 euro a Milano; di 115,74 euro a Lecce; di 92,21 euro a Messina; di 87,97 euro a Reggio Calabria.Mentre nel caso di un reddito fisso di 23 mila euro l'aggravio maggiore si avrebbe a Milano con 367,15 euro in piu'; ad Aosta con 311,50 euro in piu'; a Bolzano con 202,77 euro in piu'; a Pordenone con 186,50 euro in piu'; a Bologna con 169,82 euro in piu'.In termini assoluti l'Imu sulla seconda casa pesera' complessivamente 1.351,79 euro a Roma;

1.285 euro a Milano; 1.252,88 euro a Bologna; 1.022,08 euro a Firenze; 1.008,90 euro a Rimini'', continua la Uil.


      ''Per compensare il mancato gettito dell'Irpef fondiaria -ha commentato Loy- la meta' degli importi derivanti da questa imposta andranno allo Stato centrale''.

venerdì 16 dicembre 2011

auguri!!

venerdì 9 dicembre 2011

SCIOPERO PER CAMBIARE L’INIQUITA’ DELLA MANOVRA


La UIL giudica NEGATIVA e SENZA EQUITA’ la manovra economica che il Governo Monti ha presentato al Parlamento, perché pesa ancora esclusivamente sul lavoro dipendente e pensioni. In particolare :
 Sulla Previdenza si fa cassa innalzando pesantemente l’età pensionabile, impoverendo milioni di pensionate e pensionati attraverso la mancata rivalutazione;

 Non è prevista alcuna restituzione fiscale per lavoratori e pensionati, mentre si riduce la tassazione per le imprese (IRAP);

 Viene reintrodotta l’ICI sulla prima casa, ma non si introduce la patrimoniale e non si fanno pagare i redditi più alti, i grandi patrimoni e le grandi rendite finanziarie;

 Si introduce un aumento dell’addizionale IRPEF per Regioni e Comuni, gravando ancor più su coloro i quali le tasse le pagano sempre;

 Dal luglio 2012 si prevede un aumento del 2% dell’IVA, riducendo così ancor più il potere d’acquisto di salari e pensioni e deprimendo i consumi.



La UIL chiede quindi un confronto urgente con il Governo perché questa manovra venga cambiata. C’è bisogno di più equità distribuendo diversamente i sacrifici, occorre investire sul lavoro e dare una prospettiva ai giovani di questo Paese anche per garantire la partecipazione e la coesione sociale.



PER QUESTI MOTIVI CGIL – CISL – UIL HANNO INDETTO

LO SCIOPERO GENERALE



PER I LAVORATORI DEL PRIVATO 3 ORE A FINE TURNO

LUNEDI’ 12 DICEMBRE



PER I LAVORATORI DEL PUBBLICO IMPIEGO E DEI SERVIZI PUBBLICI
INTERA GIORNATA LUNEDI’ 19 DICEMBRE


Brescia dicembre 2011

mercoledì 7 dicembre 2011

comunicato stampa CGIL CISL UIL



Si è svolto questa mattina un incontro tra i tre Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

Preoccupati per le conseguenze che la manovra economica determina su lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese, CGIL CISL e UIL chiedono un incontro al governo Monti per affrontare i problemi derivanti dalla manovra e per chiedere i necessari cambiamenti.

CGIL, CISL e UIL chiedono, inoltre, un incontro a tutti i partiti per sollecitare la presentazione di emendamenti nella fase della discussione parlamentare. Intanto, già nella giornata odierna, le tre Organizzazioni sindacali presenteranno emendamenti comuni nel corso dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

A sostegno di queste rivendicazioni e di questo percorso, CGIL, CISL e UIL proclamano, per la giornata di lunedi 12 dicembre, 3 ore di sciopero, con presidi davanti alle Prefetture, affidandone la gestione ai territori.

Infine, saranno effettuati presidi permanenti davanti alla Camera dei Deputati ed al Senato fino alla conclusione dell’iter parlamentare previsto per la manovra.

martedì 6 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

la manovra del governo Monti


Dall'amico Stefano S. questa riflessione a caldo che quoto per intero con alcune aggiunte
Cosa ci dovevamo aspettare dal nuovo governo tecnico? una manovra lacrime e sangue, lo dice sorridendo anche Fiorello ora in TV, ma con quelle risatine meriterebbe un cazzotto pure lui perchè non c'è proprio niente da ridere. Un governo conservatore di ispirazione economico liberale, non fa certo manovre di stampo sociale, infatti ecco i punti caldi dei provvedimenti adottati
Pensioni: intervento sbagliato. Non si adeguano all’inflazione per due anni (salvo quelle sotto 960 euro). Un salasso recessivo e iniquo. Un’occasione mancata invece di intervenire in modo incisivo e strutturale sulle pensioni d’anzianità. Tenendo conto della cosidde...tta “finestra mobile”, la soglia viene alzata di un solo anno, troppo poco.
Evasione fiscale: intervento debolissimo. La riduzione della soglia della tracciabilità a 1000 euro è uno specchietto per le allodole. Mancano del tutto interventi strutturali per combattere l’evasione, per esempio la reintroduzione dell’elenco clienti/fornitori. Sorprende il mantenimento in circolazione delle banconote da € 500, che facilitano purtroppo il pagamento delle tangenti, la movimentazione della droga e il trasferimento dei capitali in Svizzera.
Aumento Iva: intervento recessivo che colpisce le fasce deboli e non viene compensato da misure di sostegno del reddito.
Interventi per la crescita: deboli e frammentati. La riduzione dell’Irap per esempio è destinata a finire in gran parte nelle tasche degli imprenditori (tra cui purtroppo tanti evasori) e non per migliorare la competitività delle aziende esportatrici.
In sintesi:
1. È una manovra fortemente recessiva che rischia di innescare un circolo vizioso di “avvitamento recessivo” che ha distrutto la Grecia.
2. È una manovra fortemente iniqua. Un pensionato che percepisce 1000 euro al mese con una casa di proprietà perderà in due anni più di 20% del suo potere d’acquisto. Un imprenditore che evade, invece, potrebbe addirittura guadagnare con la riduzione dell’Irap.
All’Italia serve una manovra forte di ristrutturazione della spesa e di rilancio, ma non questa!

martedì 29 novembre 2011

manifestazione Ideal Standard a Bassano

questa mattina è stato effettuato il presidio davanti alla piattaforma Logistica di Arcese che lavora per Ideal Standard a Bassano Bresciano. Sono giunti da Trichiana (Belluno), 3 pulman di lavoratori e anche una delegazione da Milano e da Roccasecca (Frosinone). Il blocco delle spedizioni che avverrà anche domani con i lavoratori di Orcenico (Pordenone), è la risposta del sindacato alla società che non solo non rispetta gli accordi presi due anni fa al ministero, ma annuncia un periodo di altri due anni di sacrifici per il calo dellaproduzione e delle vendite che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di Ideal Standard in Italia. Il 5 incontro al ministero dello sviluppo economico.


















giovedì 24 novembre 2011

Medtronic Invatec - alla trasmissione: piazza pulita

Ieri sera, davanti al cancello della sede di medtronic a Roncadelle, circa 200 ragazze e ragazzi di Invatec si sono messi davanti alle telecamere di La7 per un collegamento al programma Piazza Pulita. Nell'ambito della discussione sullo scandalo Enav Finmeccanica, la chiusura di Termini Imerese e le solite stupidaggini che si sentono dire dagli ospiti in studio, hanno potuto raccontare la loro rabbia per l'annunciato taglio di 300 posti di lavoro su 590 attuali. Hanno resistito fino alle 23, nonostante una temperatura non certo gradevole. Di seguto alcune immagini della serata.














mercoledì 16 novembre 2011

Ideal Standard - incontro con l'azienda

Il giorno 11 Novembre si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali Filctem Femca Uilcem, il Coordinamento Nazionale Ideal Standard e l’Azienda presso Confindustria Ceramica a Sassuolo.

La riunione doveva essere occasione per avere risposte chiare sugli ultimi mesi del 2011, sullo scenario del 2012 e come il management intendeva affondarli. Purtroppo il confronto si è rivelato insoddisfacente su tutte e tre i punti.

I dati presentati dall’Azienda hanno confermato la nostra forte preoccupazione circa la totale assenza di strategia di rilancio degli stabilimenti e sul futuro dei lavoratori di tutta la Compagnia Italiana.

Il management nel confermare i 25 mln d’investimento nel Commerciale, previsti dal piano 2009/2012, ha però reso nota la decisione grave di congelare gli investimenti industriali del 2012
(si è impegnato inoltre a fornire alle OO.SS. la nota di Bilancio con le voci specifiche degli investimenti effettuati).

Sono state confermate le chiusure collettive, per l’ultimo periodo del 2011, già concordate dall‘Azienda e dalle RSU, a fronte della mancanza di pezzi da produrre.

Ha comunicato il forte ridimensionamento dei volumi produttivi per l’anno 2012 circa 1.3 mln di pezzi, distanti sia dal dato dei 2,4 mln previsti dal piano ministeriale (
in cui l’Azienda affermava anche che a regime avrebbe venduto in Italia 2,7 mln di pezzi, invece nel 2011 saranno venduti solo 1,5 mln pezzi) che da una più prudente previsione di 1,8 mln di pezzi fatta inizialmente dall’azienda.

La tesi che tutto è riconducibile esclusivamente alla crisi e alla conseguente contrazione della domanda non ci convince. Le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento sono convinti invece che l’attuale strategia commerciale stia facendo perdere quote di mercato con il conseguente incremento degli stock di magazzino (720 mila pezzi).

Secondo i dati forniti dall’azienda, attraverso un debole e lungo piano di de-stoccaggio negli anni 2012/2013/2014, con la previsione di un ulteriore calo di produzione per il 2013/2014, sarà possibile una lieve ripresa (+1%) dal 2015, ma con volumi produttivi equivalenti al budget del prossimo anno, cioè per niente coincidenti con l’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico di due anni fa; questo vuol dire una
Politica Commerciale Rinunciataria.

CI CHIEDIAMO QUINDI:

in che modo l’azienda pensa di arrivare al 2015?

 Gli ammortizzatori sociali sono sufficienti a tamponare la situazione?

 Senza segnali di crescita e miglioramento per i prossimi quattro anni e senza un piano industriale, cosa dobbiamo aspettarci?

La strategia aziendale punta al maggior sviluppo del mercato della rubinetteria, settore in cui l’azienda,
dopo aver chiuso due anni fa l’unico stabilimento produttivo, mira a diventare leader in Italia solo con la commercializzazione del prodotto.

Questo conferma il nostro timore già evidenziato negli ultimi mesi, che nelle scelte del Gruppo stia prevalendo la volontà di disimpegnare l’apparato produttivo a favore di quello commerciale.

Per queste ragioni le Segreterie Nazionali Filctem, Femca Uilcem e il Coordinamento:

RITENGONO

L’esito del confronto negativo poiché non vi è alcuna proposta di rilancio industriale ma esclusivamente indicazioni sulla gestione della crisi della Società attraverso gli Ammortizzatori Sociali.

RICHIEDONO

L’attivazione del tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico affinché l’azienda s’impegni anche con le Istituzioni Centrali e Regionali a riscrivere un vero Piano Industriale, che abbia come obiettivo il mantenimento della Compagnia Italiana nella sua attuale dimensione (i tre siti produttivi, la piattaforma logistica e la sede), il recupero di quote di mercato che consentano la tenuta degli attuali assetti occupazionali e un’equa ripartizione tra gli stabilimenti dell’effettivo calo dei volumi.

L’attivazione del tavolo presso il Ministero del Lavoro per avere quanto prima certezza sulla disponibilità degli ammortizzatori sociali.

INDICONO

A sostegno della vertenza due giornate di presidio per i giorni

29 e 30 novembre 2011

presso la piattaforma logistica di Bassano Bresciano
.

Sarà competenza dei territori, dove necessario, la proclamazione di sciopero.

SEGRETERIE NAZIONALI FILCTEM FEMCA UILCEM

COORDINAMENTO NAZIONALE IDEAL STANDARD

Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) riguarda l’analisi della mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di una serie di grandi centri industriali attivi o dismessi. Da questa indagine, Brescia risulta al primo posto per mortalità da incremento dei linfomi non-Hodgkin messo in relazione con la contaminazione diffusa da PCB. Indagine completa e di sicuro interesse per una magigore consapevolezza dei rischi da esposizione di inquinanti.
il sito della ricerca

giovedì 10 novembre 2011

A2A bilancio a settembre 2011, cala l'utile

A2A: Ravanelli, "positiva crescita ricavi, su debito siamo sereni" Milano, 10 nov - "I nove mesi si chiudono bene, vedo fattori positivi come la crescita dei ricavi e l'ebitda stabile in un contesto molto difficile, cosa che ci da' particolare soddisfazione, e la posizione finanziaria netta e' calata di 350 milioni di euro sui 12 mesi". Lo ha dichiarato Renato Ravanelli, dg di A2A, commentando i conti al 30 settembre, precisando che, a livello di utile, la societa' "risente di un delta plusvalenze negativo rispetto all'anno scorso di 250 milioni di euro, dell'effetto negativo della partecipazione in Transalpina di Energia (che controlla il 61% di Edison) per 41 milioni e di un peggioramento della controllata montenegrina Epcg di 17 milioni". Sul debito, ha chiarito, "siamo sereni, abbiamo linee disponibili non tirate superiori a 2 miliardi di euro e la vita media del nostro debito supera 4 anni. Per fine anno mi aspetto un livello stabile attorno a 4 miliardi". che 10-11-11 15:17:10 (0339) Corriere.it

il comunicato integrale del consiglio di gestione A2A

lunedì 7 novembre 2011

Invatec

annunciato in Associazione Industriali Bresciana il progetto di riorganizzazione che cancellerà 300 posti di lavoro alla Invatec di Roncadelle Torbole, l'azienda nata poco più di 10 anni fa e venduta recentemente alla multinazionale Medtronic. Di seguito il volantino distribuito oggi in attesa delle assemblee già convocate.


Progetto Ichino

Questa mattina a Milano il seminario Uil regionale con il prof. Ichino che ha illustrato la sua proposta di legge per la riforma degli ammortizzatori sociali ed ha dibattuto sull'argomento sulla base di una serie di domande su tutti gli ambiti di possibile intervento della riforma cosiddetta della Flexsecurity.
Alcuni testi da leggere sull'argomento presenti sul sito del professore:
Relazione di Andrea Moro
L'esempio Danese durante la crisi
il portale dell'intero progetto

venerdì 28 ottobre 2011

UIL su lettera Governo a UE

La segreteria nazionale della UIL si è riunita per una prima valutazione in merito agli impegni assunti dal Governo italiano nei confronti dell’Unione europea.


Proprio in considerazione della fase che sta attraversando il nostro Paese, la Uil continua a considerare fondamentale la definizione di una riforma fiscale entro la fine di questo anno.



La riforma deve porsi l’obiettivo di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati e le necessarie risorse dovranno essere reperite agendo su tre filoni. Bisogna, innanzitutto, proseguire e implementare l’azione di recupero dell’evasione fiscale, utilizzando una parte di questi introiti per la riduzione delle tasse. Deve, inoltre, essere rimodulato il sistema delle deduzioni e delle detrazioni a vantaggio del lavoro dipendente. Occorre, infine, spostare il carico fiscale dai redditi ai patrimoni la cui entità sia superiore ad 1 milione di euro.



La Uil ritiene che non sia possibile chiedere sacrifici ai cittadini se le Istituzioni che li rappresentano e le Amministrazioni, a tutti i livelli, non siano prioritariamente coinvolte in un’operazione di “igiene politica”. Non è solo una questione di etica o di giustizia sociale ma anche di necessità economica. Le difficoltà e gli impegni a cui il Paese deve far fronte non ci consentono più di tollerare sprechi di nessun genere. Pertanto, la Uil chiede che vengano subito attuati interventi, atti a ridurre costi della politica così elevati da non poter essere più sopportati. Soluzioni, in tal senso, concretamente applicabili sono state indicate dalla nostra Organizzazione in più di una circostanza e in documenti ufficiali già noti ai soggetti istituzionali preposti ad assumere quelle decisioni.



Per quel che riguarda le pensioni, va accolta con favore la diffusa consapevolezza che il nostro sistema previdenziale è in equilibrio e che, dunque, non necessita di alcun intervento correttivo. Serve, piuttosto, omogeneizzare i trattamenti previdenziali di tutte le categorie, politici compresi, a quelli dei lavoratori dipendenti. Bisogna, altresì, rafforzare la previdenza complementare dimezzando il relativo carico fiscale e introducendo norme che la rendano effettivamente generalizzabile.



In merito a quanto espresso nella lettera del Governo italiano sui possibili interventi nel pubblico impiego va detto che quegli intendimenti aggravano il giudizio della Uil. Si rafforzano, dunque, ulteriormente le ragioni della manifestazione indetta per la giornata di domani nel pubblico impiego. Resta comunque centrale l’obiettivo di restituire ai lavoratori di questo settore la legittimità alla contrattazione di secondo livello così come accade per il privato.



Infine, consideriamo del tutto sbagliato l’impegno assunto dall’Esecutivo circa l’introduzione di una legge che modifichi le norme sui licenziamenti per ragioni economiche. E’ una scelta in totale contraddizione con quanto realizzato in questi anni di crisi con il massiccio finanziamento degli ammortizzatori sociali proprio per evitare licenziamenti di massa. Peraltro, in Italia, è già sufficientemente facile estromettere i lavoratori dai processi produttivi al punto che nessuna associazione di impresa chiede modifiche alle norme vigenti. E questa è la migliore testimonianza dell’inopportunità di cambiamenti sul capitolo in questione. La linea della Uil resta inalterata: bisogna finanziare l’occupazione e non spendere soldi per finanziare la disoccupazione.



In questi anni abbiamo evitato astensioni dal lavoro consapevoli che in una fase di crisi esse avrebbero rappresentato un sacrificio per i lavoratori e un danno per le imprese.



Tuttavia, se il Governo decidesse di modificare le norme sul lavoro, unilateralmente, saremmo costretti a promuovere uno sciopero generale.



Roma, 27 ottobre

giovedì 27 ottobre 2011

Comunicato Ideal
















Il 25 Ottobre si è riunito a Bologna il Coordinamento Nazionale Ideal Standard per una puntuale verifica sui volumi produttivi, sulla politica commerciale e sull’internalizzazione della logistica, della Compagnia Italiana.

Nell'ambito della discussione è emersa chiaramente la preoccupante situazione in cui versano gli stabilimenti di Orcenico, di Trichiana, di Roccasecca e la Piattaforma di Bassano Bresciano.

L'accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico il 17 Novembre del 2009, che conteneva un piano di investimenti per incrementare performance e volumi produttivi, una strategia commerciale mirata al recupero di quote di mercato e la creazione di un nuovo polo logistico, avrebbe dovuto rilanciare Il Gruppo.

A distanza di due anni dobbiamo evidenziare che quel piano è stato fortemente disatteso dal Management e che gli impegni assunti non hanno trovato applicazione pratica.

Piano commerciale

Il coordinamento ritiene la strategia attuata dall'azienda inefficace al raggiungimento dell'obiettivo prefissatosi con l'accordo.

La scelta di spostare anche alcuni prodotti di alta gamma sulla grande distribuzione, senza una politica di valorizzazione dei marchi aziendali oltre ad un ritorno negativo di immagine rischia la compressione dei prezzi di vendita causando forti problematiche alla rete tradizionale di distribuzione.

Ci chiediamo inoltre che politica è quella di produrre in conto terzi in stabilimenti non appartenenti al Gruppo (Turchia) con basse garanzie di qualità sul servizio e sul prodotto e vendere in Italia?

Non vorremmo che prendesse forma una linea strategica che ritenga più proficuo commercializzare piuttosto che produrre nel nostro Paese.

Nei prossimi incontri andranno verificate inoltre tutte le quote investite nel commerciale (25 milioni di Euro) e le loro relative rispondenze nelle voci di bilancio.

Volumi produttivi

I dati consuntivati ad oggi e la previsione di chiusura del 2011 sono allarmanti.

La stima di 1,4 milioni di pezzi è lontana dalla soglia dei 2 milioni previsti a piano. Oltre ad un contesto di crisi globale che non dimentichiamo e che abbiamo ben presente, questo trend pesantemente negativo può essere anche la conseguenza di scelte strategiche commerciali poco oculate.

L’indagine di Confindustria Ceramica afferma che nonostante il mercato della ceramica sanitaria sia rimasto pressoché costante la quota di Ideal Standard nel 2010 ha subito un drastico ridimensionamento.

Anche sul fronte degli investimenti industriali l'azienda è fortemente in ritardo rispetto a quanto convenuto nell’ accordo del 2009.

Logistica
Gli impegni assunti sulla creazione della piattaforma logistica de "La Piccola" di Brescia sono ad un punto morto e ciò a cui stiamo assistendo è il progressivo disimpegno delle parti coinvolte nel progetto a partire da FS Logistica.

Tutto questo rischia di rendere inutili i pesanti sacrifici che i lavoratori di tutto il gruppo Ideal Standard hanno sopportato in questi anni nell'ottica di salvaguardare l’occupazione ma anche il nome di un'azienda leader nel settore di cui l'Italia non può assolutamente privarsi.

Alla luce di tutto ciò le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento sono fortemente preoccupati per lo scenario che potrebbe aprirsi a seguito della scadenza al 31/12/2011 dell'accordo sui contratti di solidarietà, su cui a breve dovremo aprire il confronto prima con l'azienda e successivamente con il Ministero chiedendo un nuovo piano industriale capace di rilanciare la Compagnia Italiana.

Dentro questo scenario diventa fondamentale la capacità dell’attuale gruppo dirigente, di definire una strategia credibile tesa a valorizzare il rilancio della società, diversamente ci vedremo obbligati a ricorrere all’istanza superiore.

Per queste ragioni è stata decisa una prima iniziativa di mobilitazione per tutti i lavoratori del Gruppo Ideal Standard, dichiarando per il

9 Novembre 2011 una giornata di sciopero

Le Segreterie Nazionali

FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILCEM UIL
Il Coordinamento Nazionale Ideal Standard

lunedì 24 ottobre 2011

nuova segreteria




Il Direttivo Provinciale della Uilcem di Brescia, riunito all’Hotel Industria il 24 ottobre 2011, ha salutato il dimissionario segretario uscente Daniele Bailo che per il momento mantiene un incarico nella categoria ed è componente la segreteria della Camera Sindacale provinciale della UIL ed ha eletto nuovo segretario generale della Uilcem di Brescia Mario Bailo, 42 anni, originario di Torre del Greco (NA) da due anni operatore sul territorio con precedenti esperienze lavorative negli Stati Uniti, alla Iveco e nel gruppo Radici. A completare la segreteria, Mirella Turelli della Iseo Gomma di Sale Marasino. La struttura è quindi composta da:



Mario Bailo (Segretario Generale)

Daniele Bailo (segretario)

Mirella Turelli (segretario)