venerdì 30 settembre 2011

CF Gomma, nuova cassa

E' stato firmato ieri in assolombarda a Milano tra la CF Gomma e il coordinamento sindacale nazionale l'accordo preliminare per la richiesta di un nuovo periodo di cassa integrazione in deroga, necessario per la scadenza il 4 novembre prossimo della cassa straordinaria per crisi e l'impossibilità a riprendere il normale esercizio a fronte della mancata ripresa del mercato interno di Fiat e la tenuta produttiva del solo mercato tedesco, lasciando intendere una chiusura del 2011 in linea con quella del 2010 e quindi con una mancata ripresa dei volumi produttivi sempre sotto del 22% rispetto al 2007.

L'intesa prevede la richiesta al ministero del lavoro di 12 mesi di cassa a partire dal 5 novembre, che interessano tutti i 646 lavoratori di CF Gomma Italia di cui 365 a Passirano. Verrà utilizzata sull'intero gruppo con una media di 118 lavoratori tra Operai e impiegati, entro ottobre verrà convocato l'incontro al ministero per l'approvazione della richiesta. In prospettiva 2012, nuove commesse per il reparto mescole per gomma e di antivibranti del sito di passirano protrebbero ridare ossigeno alla necessità di ridurre la condizione debitoria del gruppo ancora stabile oltre i 90 milioni.

Cominicato Ideal Standard dopo l'incontro al ministero e in comune

L’esito dell’incontro che si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo Economico,ha finalmente reso evidenti le contraddizioni ed i punti irrisolti che hanno fermato la realizzazione del progetto “ Piccola Velocità “ contenuto nell’accordo di due anni fa con l’Ideal Standard.


Aver ottenuto questo incontro in tempi brevissimi, è uno dei risultati della mobilitazione di lunedì dei lavoratori di Ideal Standard.

I nodi però rimangono tali, anche se il percorso proposto ieri dal sottosegretario Saglia potrebbe portare ad un ulteriore passo di chiarezza, ma non certo alla parola fine di questa complicata vertenza.

Questo il punto critico: Ferrovia Logistica afferma di essere sempre interessata al progetto della “ Piccola Velocità “ a Brescia, ma sembra essere un interesse finalizzato alla riqualificazione per la vendita dell’insieme delle aree. Infatti Ferrovie Logistica, rappresentata dal suo amministratore delegato ing. Galloni, conferma soprattutto l’interesse a trovare un finanziariamente solido partner o ancor meglio un solido acquirente per tutte le aree ad F. S. attribuite, compresa quella che dovrebbe essere destinata alla costruzione della Piattaforma Logistica Ideal Standard.

Nell’incontro di questa mattina in Loggia con il Sindaco Paroli e l’assessore Margaroli,si sono percorsi tutti i nodi critici della vicenda compreso il pericolo per tutta la città, non solo quindi per il futuro dei lavoratori Ideal Standard, che il progetto di intermodalità della Piccola Velocità a Brescia si risolva in una inutile quanto dannosa speculazione sulle aree interessate al progetto.

A questo scopo si è condivisa la necessità di condizionare tutta l’area interessata al progetto iniziale, proprio per salvaguardare il concetto di intermodalità.

Nei prossimi trenta giorni (il 31 ottobre 2011) si giocherà la partita finale e certo nessuno vuole trovarsi di fronte a una colossale presa in giro, quanto ad un’inutile ulteriore attesa.

Nei prossimi giorni, quindi, i lavoratori ed il sindacato sapranno trovare le dovute conseguenze di quanto è in gioco, non accetteranno uno snaturamento dell’accordo di due anni fa e sapranno rispondere all’altezza dell’aspettativa che dentro questo progetto avevano riposto.

RSU Ideal Standard Brescia

Femca – Filctem – Uilcem Brescia
 

domenica 25 settembre 2011

Comunicato stampa Ideal Standard

Si è tenuta la sera di giovedì 22 settembre l’assemblea dei lavoratori Ideal Standard di Brescia, alla presenza delle strutture territoriali di Filctem Femca e Uilcem.


L’assemblea ha preso atto che non è ancora stato compiuto nessun passo verso la ratifica degli accordi in coerenza con quanto stabilito dal verbale del ministero del novembre 2009.

A distanza di due anni le uniche notizie pervenute riguardano la riqualificazione dell’area di via Milano dove c’era lo stabilimento produttivo ed il disimpegno di Ferrovie Logistica sulla “piccola” di via Dalmazia che verrebbe trasformata in pura operazione immobiliare e quindi senza alcun interesse strategico per lo sviluppo della intermodalità della città.



L’assemblea giudica insufficienti gli impegni presi in sede nazionale negli ultimi due incontri avuti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e rivendica tutti gli impegni presi due anni fa ricordando che ad oggi, solo i lavoratori ed il sindacato vi hanno ottemperato.



L’assemblea decide la proclamazione di sciopero a partire dalle ore 6.00 di Lunedì 26 settembre con modalità ed iniziative che coinvolgeranno tutti i luoghi “simbolo” di questa vertenza.



All’unanimità



Brescia, 22 settembre 2010

venerdì 23 settembre 2011

documento finale Direttivo UIL di Brescia

Il Direttivo della UIL di Brescia esprime forti preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria che mette a dura prova la stabilità dell’Europa e in particolare il nostro Paese. Le difficoltà della crescita produttiva, le forti preoccupazioni per l’aumento della disoccupazione in particolare giovanile, la riduzione dei redditi di lavoro e l’instabilità politica che caratterizza il Governo sono elementi di grande criticità che richiedono da parte del Governo misure ormai improcrastinabili e urgenti che non siano volte solo al contenimento della spesa. La riduzione del debito e il pareggio di bilancio potrebbero non essere sufficienti se pure indispensabili per uscire dalla crisi occorrono interventi sulla crescita.


Nel breve sono necessarie riforme strutturali a partire da quella fiscale che oltre a continuare la lotta all’evasione partendo dal territorio, introduca una decisiva inversione di tendenza per realizzare la redistribuzione della ricchezza a vantaggio dei cittadini che hanno un sostituto d’imposta attraverso la riduzione delle tasse. Questa è per noi la condizione ottimale per la ripresa dei consumi interni, elemento primario per la crescita del PIL e dell’occupazione.

Per questo obiettivo più volte richiesto al Governo e sempre disatteso è necessario realizzare il massimo del consenso e dell’unità sindacale.

Risulta poi indispensabile intervenire con efficacia e rapidità sui costi della politica a partire dai privilegi, ma non solo, è necessario razionalizzare la spesa pubblica intervenendo sui livelli istituzionali sia al centro che sul territorio. E’ poi improcrastinabile intervenire sugli sprechi e inefficienze introducendo da subito il concetto di “spesa standard”.

Sul versante del mercato del lavoro è necessario intervenire per il superamento della precarietà con un nuovo ordinamento legislativo per un unico rapporto di lavoro (proposta Prof. Ichino).

I temi di attualità non possono che farci prestare la massima attenzione sulle ricadute che coinvolgono i pensionati sulla tenuta del loro potere di acquisto, sull’assistenza, sul diritto alla salute e sui servizi sociali.

In questo quadro di estrema preoccupazione per le sorti del Paese in assenza di risposte ai problemi per la crescita e la razionalizzazione della spesa pubblica da parte del Governo è preferibile che si vada a elezioni anticipate ridando la parola ai cittadini.

Il Direttivo provinciale ritiene che le politiche del Governo verso il lavoro pubblico a partire dalla riforma Brunetta siano contrarie all’interesse del Paese. E’ necessaria una vera riforma da realizzare con la partecipazione dei lavoratori per rendere efficiente la pubblica amministrazione rimuovendo gli ostacoli che impediscono di evitare sprechi e inefficienze. Il direttivo condivide le ragioni dello sciopero generale del pubblico impiego dichiarato dalla UIL che auspichiamo veda la convergenza di CISL e CGIL, ponendo al centro l’ obiettivo di prevedere un rapporto di lavoro come quello dei privati per i dipendenti pubblici e di estendere i contenuti dell’accordo con Confindustria del 28 giugno sulla contrattazione e rappresentanza anche ai lavoratori pubblici.

La gravità della situazione richiede particolare attenzione alla comunicazione interna all’organizzazione e verso i lavoratori e l’opinione pubblica, in modo da realizzare il maggior consenso sulle posizioni dell’organizzazione. E’’ necessario altresì che le posizioni dell’organizzazione vengano discusse ed approvate dagli organismi preposti.



Brescia 22 settembre 2011

mercoledì 21 settembre 2011

firmato l'accordo confindustria CGIL CISL e UIL




Comunicato Segreteria Nazionale UIL

La Segreteria nazionale della Uil esprime forti preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria che sta mettendo a dura prova la stabilità dell’Europa e, in particolare, del nostro Paese.

In questo quadro, il taglio delle stime di crescita dell’Italia, secondo il Fondo monetario Internazionale, e il declassamento del nostro debito, ad opera di Standard and Poor’s, sono solo gli ultimi due segnali negativi a conferma delle gravi difficoltà della fase che stiamo attraversando in un contesto europeo, complessivamente, in difficoltà.

A maggior ragione, per il nostro Paese, diventano improcrastinabili misure urgenti che non siano volte solo al necessario contenimento della spesa. La riduzione del debito e il pareggio di bilancio, infatti, seppur indispensabili, potrebbero non essere sufficienti a risalire una china che deve essere affrontata puntando anche sulla crescita. I margini di manovra sono piuttosto limitati ma occorre assolutamente evitare che si generino quelle condizioni da “tempesta perfetta” che ci trascinerebbero in una recessione dai risvolti sociali insostenibili. Guardando all’immediato futuro, dunque, urgono, le riforme, a partire da quella fiscale.

La Uil ritiene che un primo passo decisivo verso un’inversione di tendenza possa giungere da una redistribuzione della ricchezza sufficiente ad innescare la ripresa dei consumi, condizione di partenza per una crescita del Pil e dell’occupazione. Quella redistribuzione può essere operata riequilibrando il carico fiscale a vantaggio di tutti coloro che hanno il sostituto di imposta. A questo proposito, la Uil presenterà una sua proposta su come, di quanto e a chi ridurre le tasse, e su come realizzare questo spostamento del carico fiscale, prospettando alcune soluzioni concrete. Perché questa battaglia abbia possibilità di successo in tempi rapidi, è necessaria un’alleanza tra i sindacati confederali ma anche con le organizzazioni, le federazioni e le associazioni che rappresentano tutti i lavoratori dipendenti, a tutti i livelli, e tutti i pensionati. A sostegno di questa battaglia, poi, la Uil proporrà una forma di astensione dal lavoro di un’ora che sia in grado di coinvolgere tutti quei lavoratori che abbiano il sostituto di imposta.

La Uil continua a rivendicare, inoltre, un’immediata, vera ed efficace riduzione dei costi della politica, da perseguire attraverso una diminuzione dei livelli decisionali, una razionalizzazione dei centri di spesa e un’eliminazione degli sprechi. Per dare continuità alla propria azione sindacale, per sostenere la richiesta di riforme necessarie alla crescita, la Segreteria nazionale ha dato mandato alle proprie strutture territoriali di organizzare tre manifestazioni, al Nord, al Centro e al Sud del Paese, per coinvolgere e sensibilizzare iscritti, simpatizzanti e cittadini sulle proposte in campo. Le iniziative si svolgeranno a Napoli il 30 settembre, a Firenze il 14 ottobre, a Milano il 21 ottobre.

In questo quadro, considerata l’urgenza di definire alcune scelte condivise con le parti sociali decisive per le sorti del Paese, la Uil ribadisce che, in assenza di provvedimenti immediati e conseguenti da parte del Governo, sarebbe preferibile chiamare i cittadini ad esercitare il proprio potere di voto. La Segreteria nazionale della Uil, infine, conferma la mobilitazione delle categorie del pubblico impiego assicurando il coinvolgimento e la partecipazione della Confederazione allo sciopero già proclamato per il prossimo 28 ottobre. E’ stato inoltre deciso che la manifestazione nazionale si terrà a Roma.

La UIL ritiene che una politica che deprima la Pubblica Amministrazione e mortifichi il lavoro pubblico sia fortemente contraria agli interessi del Paese. Occorre rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono, nel settore, l’esercizio della contrattazione ed avviare a soluzione i problemi del precariato. La riforma della Pubblica Amministrazione è necessaria per modernizzare e rendere più efficienti i servizi ai cittadini. Ma ciò è possibile solo con il coinvolgimento dei lavoratori del pubblico impiego ai quali, a questo proposito, deve essere adeguatamente riconosciuto il valore del proprio lavoro.
Roma, 20 settembre 2011

giovedì 15 settembre 2011

Patto per Brescia

convocati dal Prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace, si è riunito ieri il tavolo istituzionale per un confronto sulla possibilità di generare un patto per Brescia, per lo sviluppo, per il futuro. Un progetto ambizioso che andrà alla verifica tra due settimane sempre in prefettura.
Articolo di bresciaoggi:
http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/288151_uniti_contro_la_crisibrescia_lancia_il_patto/

il comunicato stampa:


lunedì 5 settembre 2011

articolo 18

con l'informazione non ci siamo proprio.
Tutta l'attenzione è spostata sulla vecchia gloria del sindacalismo movimentista, l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
Peccato che non vi sia nessuna cancellazione ma solo la possibilità di derogare con accordo aziendale sottoscritto dai sindacati a maggioranza nelle aziende di scavalcare la norma di licenziamento senza giusta causa.
E' vero, la norma non produce effetti economici e quindi è marginale rispetto alle necessità di questo paese, vedi le borse che crollano anche oggi, la nostra credibilità finanziaria sempre più a picco. Ma qui a pagare saranno gli enti locali e quindi il nostro stato sociale, e uno sciopero argomentato solo dalle crisi aziendali, che tali resteranno mercoledì, è del tutto inutile. Poi ci pensa anche la gazzetta dello sport, giornale più letto in Italia, a spiegare che ci stanno scippando i diritti...a bè... intanto vedrete che passa tutto tranne questa scemenza dell'articolo 18 scippato.
link rappresentativo:

http://www.corriere.it/economia/11_settembre_05/de-bortoli-sciopero-generale-commento-camusso_cdd55aea-d77b-11e0-af53-ed2d7e3d9e5d.shtml