mercoledì 17 ottobre 2012











Incredibile ma vero.....................................
Siglato il ccnl chimico farmaceutico.
Filctem, Femca e Uilcem hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto chimici-farmaceutico,
in solo tre incontri e senza un minuto di sciopero le organizzazioni sindacali hanno siglato l'accordo con il mandato dell'assemblea nazionale.
Colpo di scena.................................................
La Camusso mette tutto in discussione, smentendo la delegazione trattante elletta democraticamente dai lavoratori, per la filctem alcuni punti dell'accordo sono da modificare.
L'Italia resta un paese straordinario, anche dopo le firme tutto è discutibile.

venerdì 1 giugno 2012


>      LAVORO: UIL, DETASSAZIONE PREMI PRODUTTIVITA' UNA BEFFA =

> 

>      Roma, 1 giu. (Adnkronos) - ''Il decreto attuativo per la

> detassazione dei premi di produttivita' 2012, oltre ad essere arrivato

> con un imbarazzante e notevole ritardo, e' una beffa per i lavoratori

> in quanto restringe notevolmente la platea dei lavoratori dipendenti

> destinatari dell'agevolazione. La modifica dei parametri, riferiti sia

> al tetto del reddito, che passa da 40.000 a 30.000 euro, sia al limite

> del bonus, che passa da 6000 a 2500 euro, implica l'esclusione di

> circa 2 milioni di lavoratori dipendenti dall'agevolazione ed una

> significativa ricaduta sulle buste paga di coloro che continueranno ad

> usufruire della detassazione. Con questo decreto si compromette una

> politica portata avanti in questi anni di legame tra le dinamiche

> salariali e la produttivita'''. E' quanto affermano in una nota Paolo

> Pirani e Domenico Proietti, segretari confederali Uil.

> 

>      ''E' quindi un provvedimento regressivo e dannoso che la UIL non

> condivide in quanto rappresenta l'ultimo atto di una politica fiscale

> che grava particolarmente sul mondo del lavoro dipendente -continua

> Pirani e Proietti-. Una politica fiscale equa deve, invece, partire

> proprio da una riduzione delle tasse sul lavoro gia' dal 2012 per

> sostenere la ripresa dell'economia del nostro paese. Sosterremo questa

> proposta gia' nella manifestazione del prossimo 16 giugno che

> rappresenta solo l'inizio di un'iniziativa volta a ristabilire

> l'equita' fiscale''.
                                           Momento dell'assemblea in Iseo Gomma.

lunedì 7 maggio 2012

elezioni Pegaso


martedì 1 maggio 2012

ANGELETTI,FANNO DI TUTTO PER GUASTARE LA FESTA - "In Italia non solo il lavoro diminuisce ma è sottopagato. Stanno facendo di tutto per guastare la festa": così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha aperto il suo intervento sul palco della manifestazione a Rieti per il Primo Maggio. "Questo governo ci ha promesso il risanamento dei conti pubblici, la crescita e l'equità sociale. Sono stati veloci nel risanare i conti ma hanno fatto in modo che solo dipendenti e pensionati pagassero il conto".

La Uil è pronta a mettere in campo ogni iniziativa, compreso lo sciopero, perché il governo cambi marcia e operi effettivamente nella crescita. "La politica di questo governo - ha detto il numero uno della Uil - sta producendo disastri. Dobbiamo mettere in campo iniziative per far cambiare politica. Non escludiamo nessuna iniziativa. Dobbiamo salvare il Paese".

venerdì 27 aprile 2012

mercoledì 18 aprile 2012

Mozione consiglio regionale su Invatec

Comunicato Stampa. Lombardia – Invatec di Roncadelle

Marelli: “Approvata mozione contro la delocalizzazione della Invatec.”


Approvata mozione bipartisan sulla situazione della Invatec di Roncadelle. Nel merito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Nord e primo firmatario, Alessandro Marelli.


“Esprimo soddisfazione – commenta Marelli – per l’approvazione unanime di questa mozione sulla situazione della Invatec di Roncadelle. Questa società, eccellenza mondiale nel campo delle tecnologie biomedicali, è stata acquistata alcuni anni addietro da una grossa multinazionale americana che oggi ha intenzione di decentrare la produzione in Messico. Il rischio è che circa 300 dipendenti, sugli attuali 600, si ritrovino senza il loro posto di lavoro. E’ bene specificare inoltre che questa società, nonostante la grave crisi economica in corso, risulta essere economicamente stabile e tale scelta è dettata unicamente da esigenze di abbassamento del costo del lavoro.

La commissione attività produttive del Consiglio regionale ha audito le parti sindacali lo scorso marzo e in questa occasione si è sottolineato come qualsiasi soluzione differente dal mantenimento della produzione in Lombardia rappresenti, di fatto, una sconfitta per il nostro sistema produttivo.

Personalmente ritengo che sia importante attivarsi e fare quanto possibile per scongiurare questo rischio; questo genere di delocalizzazioni denotano un modo di fare impresa predatorio che porta, come unico effetto, all’impoverimento dei territori coinvolti.

Con questa mozione chiediamo alla Giunta di monitorare i tavoli di confronto tra la proprietà e le parti sindacali e – conclude Marelli – a farsi parte attiva per evitare che il piano strategico industriale di delocalizzazione produttiva della Invatec venga attuato.”


Ufficio Stampa

Milano, 17 aprile 2012

sabato 14 aprile 2012


DIREZIONE NAZIONALE UIL



COMUNICATO



La Direzione della Uil ha dato mandato alla Segreteria nazionale di concordare con la Cgil e la Cisl le modalità di attuazione di una mobilitazione da avviare nel Paese, già  a partire dai primi giorni del mese di maggio, e che abbia tra le sue priorità una riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni.

L’attuazione di politiche recessive messe in atto dall’Esecutivo rischia di deprimere ulteriormente la nostra economia. E gli effetti sull’occupazione possono essere devastanti. Solo alcuni anni fa, il tasso di disoccupazione era uno dei più bassi in Europa; ora si viaggia velocemente oltre la soglia della media europea. C’è il rischio concreto che la situazione si avviti pericolosamente.

L’aumento dei prezzi combinato all’incremento delle tasse sta riducendo la disponibilità del reddito in termini reali. L’incertezza del futuro, poi, genera effetti negativi anche sulla propensione al consumo. Così la produzione si ridimensiona, l’occupazione continua a calare, il Pil resta negativo e anche le entrate fiscali tendono, complessivamente, a ridursi. Bisogna invertire questa tendenza puntando sugli investimenti produttivi, da un lato, ma anche su scelte che riattivino i consumi, dall’altro.

In questo quadro si inserisce la rivendicazione, da parte della Uil, di politiche fiscali che riducano il peso della tassazione sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Noi non chiediamo che ciò avvenga, come si suol dire, “a debito”: il nostro senso di responsabilità ci rende consapevoli della necessità di evitare effetti dannosi per i conti pubblici. Noi pensiamo, però, che sia necessario utilizzare, a tal fine, già nell’anno in corso, tutti i proventi derivanti da un’effettiva riduzione degli ancora alti e impropri costi della politica e, ovviamente, dalla lotta all’evasione fiscale. Quest’ultima non si configurerebbe, così, solo come un importante impegno etico ma comporterebbe conseguenze positive anche per la nostra economia.

Sempre in questo contesto, la Uil chiede l’approvazione del decreto per la detassazione del salario di produttività e l’estensione dei suoi effetti a tutto il mondo del lavoro. C’è un potente effetto leva sotteso a questa scelta che può innescare meccanismi virtuosi nei rapporti di lavoro e, soprattutto, nei processi produttivi. Ecco perché, sempre in una logica di crescita, queste decisioni vanno opportunamente sollecitate.

Per l’insieme di tali ragioni, noi crediamo che sia giunto il momento di aprire una mobilitazione nel Paese, a partire dalla questione fiscale. La Uil, dunque, è pronta ad attivare, insieme a Cgil e Cisl, su tutto il territorio nazionale, le necessarie iniziative di sensibilizzazione e di lotta.



          Roma, 12 aprile 2012


sabato 31 marzo 2012

Daniele Bailo eletto segretario generale della UIL di Brescia

piccolo album fotografico della elezione di Daniele Bailo, per 13 anni segretario della Uilcem di Brescia, a nuovo segretario generale della camera sindacale delal UIL di Brescia avvenuta ieri alla presenza del segretario generale nazionale Luigi Angeletti.
Daniele Bailo e Angelo Zanelli


Mirella


Cesare




Mario Bailo e Massimo con Luigi Angeletti

Massimo


Paker

Giovanni

Daniela


Francesco, Gianfranco e Loredana

Matteo


Gianpietro



con Antonio Focillo




Mario con Walter Galbusera

mercoledì 21 marzo 2012

Documento finale direzione nazionale UIL

Roma 21 marzo 2012
La Direzione della UIL nel condividere la relazione del Segretario Generale in merito al confronto con il Governo sulla riforma del mercato del lavoro, sottolinea che la strada della semplice consultazione, e non della concreta trattativa, non ha prodotto il risultato che il Paese si aspettava: un piano per la crescita; sostegno alla contrattazione aziendale con la conferma della detassazione dei premi di risultato; la concreta attenuazione di quelle disfunzioni nel mercato del lavoro; la costruzione di un nuovo sistema di protezione sociale che tenga conto di come accompagnare le persone verso un nuovo lavoro, alla luce anche degli effetti devastanti della riforma delle pensioni per le centinaia di migliaia di lavoratori che, posti in mobilità o in esodo, ad oggi non hanno accesso né al sostegno al reddito né alla pensione .
La UIL sostiene da anni la necessità di un cambiamento di rotta del nostro mercato del lavoro che, proprio in coincidenza con la profonda crisi finanziaria, ha mostrato con drammatica evidenza, tutti i propri limiti e problemi strutturali troppe volte rimandati nel tempo.
Malgrado il soddisfacente sistema di protezione sociale messo in campo in questi ultimi tre anni, attraverso il massiccio ricorso agli strumenti “straordinari” di deroga, che hanno limitato la fuoriuscita dal mercato del lavoro di centinaia di migliaia di lavoratori, abbiamo sempre sostenuto la necessità di intervenire con misure “strutturali” per aumentare il livello di tutele e occupabilità, in particolare, dei giovani, delle donne e dei lavoratori maturi.
L’obiettivo è quello di dare omogeneità ad un sistema che, attraverso gli interventi che si sono succeduti e sovrapposti negli anni, hanno generato una spiccata segmentazione del mercato del lavoro che si è caratterizzata in un profondo dualismo tra lavoratori protetti e lavoratori sui quali si è, invece, scaricata tutta l’esigenza di flessibilità del mercato del lavoro sul nostro sistema produttivo.
In questo quadro, la UIL giudica comunque con interesse i provvedimenti annunciati per favorire la buona e corretta flessibilità in ingresso (apprendistato e contratto di inserimento) e la volontà di mettere in campo nuove regole per prosciugare il bacino della precarietà a partire dalle varie forme di falso lavoro autonomo, come le Partite Iva, le false collaborazioni a progetto, gli associati in partecipazione, i tirocini, il lavoro occasionale accessorio e il lavoro a chiamata.
La UIL fino all’ultimo verificherà che i provvedimenti legislativi annunciati siano coerenti con queste proposte e che rispondano all’obiettivo condiviso di
riportare il contratto di lavoro a tempo indeterminato come il contratto “dominante”.
E’ apprezzabile che si sia convenuto con la proposta UIL di limitare l’uso improprio dei contratti a tempo determinato anche attraverso la leva del maggior costo per le imprese che utilizzano questo contratto.
Più ombre vi sono sullo schema presentato sui nuovi ammortizzatori sociali a partire dall’incertezza sulla estensione universale della cassa integrazione anche alle imprese che oggi ne sono prive e che oggi hanno usufruito della cassa in deroga.
La UIL chiede coerenza al Ministro che ha sempre sostenuto che l’universalità della protezione sociale fosse l’obiettivo del Governo.
Preoccupante e grave è l’incerta proposta di come si potranno tutelare centinaia di migliaia di lavoratori a rischio espulsione dal “lavoro”, oggettivamente deboli nel percorso di ricollocazione.
Tale situazione è aggravata dalla sostanziale assenza di proposte normative concrete di politiche attive e di outplacement: va quindi valutata l’opportunità di indirizzare le risorse pubbliche, promesse dal Governo, anche per finanziare i Fondi di protezione dei lavoratori anziani.
Sulla cosiddetta flessibilità in uscita, la UIL ribadisce che l’aver caricato di significati impropri uno strumento di tutela, ha alterato il confronto penalizzando così, le proposte di merito, ragionevoli ed innovative, che la UIL ha messo sul tavolo del confronto: semplificazione delle procedure, accelerazione dei tempi per il giudizio, migliore definizione delle causali con il fine di rendere meno ampia la discrezionalità dei giudici.
L’ipotesi presentata dal Governo, più apprezzabile nella parte che riconsegna al giudice la facoltà di reintegrare il lavoratore licenziato senza giusta causa o giustificato motivo soggettivo, non risponde, però, al tema del rischio di abuso di potere in mano all’azienda per i licenziamenti cosiddetti economici o oggettivi. La UIL propone quindi che sia vincolante, per l’azienda, l’obbligo di informazione alle rappresentanze sindacali presenti nell’impresa, con il fine di fornire al giudice un alto grado di conoscenza di come si è sviluppata la procedura.
Su queste proposte e contenuti la UIL chiede al Legislatore un intervento che ne raccolga i contenuti e li concretizzi nei provvedimenti di Legge.
La Direzione della UIL dà mandato alla Segreteria di sostenere le ragioni e le proposte contenute nel presente documento in tutte le sedi di confronto.

Comunicato sulla riforma del lavoro

Anche la Uilcem dice no alla modifica dell’art. 18
Le forzature del Governo tecnico tese a ridurre le tutele reali nel mercato del lavoro vanno respinte.

Le RSU della Uilcem sono impegnate con iniziative, anche congiuntamente alle altre Organizzazioni Sindacali, a condannare le eventuali modifiche all’art. 18 che nei prossimi giorni si dovessero approvare in Parlamento.

La Uilcem condanna anche l’obiettivo del Governo orientato a dividere le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil in una fase così drammatica dell’economia e del bilancio famigliare dei cittadini italiani.

La Uilcem ribadisce che in caso di modifica per Decreto legge dell’art. 18 sosterrà le iniziative di legge popolare finalizzate all’abrogazione delle nuove norme che eventualmente lo modificheranno.

Roma, 21 marzo 2012
LA SEGRETERIA NAZIONALE UILCEM

mercoledì 14 marzo 2012

Invatec - mozione in consiglio regionale

Invatec – Roncadelle
Marelli: “Presentata mozione bipartisan in Consiglio regionale a difesa dell’eccellenza bresciana
Presentata mozione bipartisan sulla situazione della Invatec di Roncadelle. Nel merito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Nord e primo firmatario, Alessandro Marelli. “Si tratta di un testo condiviso – spiega Marelli – che è nato dopo
l’audizione con le rappresentanze sindacali della Invatec durante la
seduta della IV commissione. Questa azienda bresciana rappresenta
un’eccellenza mondiale nel campo delle tecnologie biomedicali e la
multinazionale americana che l’ha rilevata ora vorrebbe decentrare la produzione in Messico. Una scelta, per altro, che non nasce da una crisi nelle ordinazioni ma riguarda solo ed esclusivamente l’abbattimento dei costi di produzione.
E’ l’ennesimo caso
prosegue Marelli – di delocalizzazione selvaggia che costerà il lavoro a oltre 300 dei 600 dipendenti totali e impoverirà ulteriormente il nostro mercato interno. Purtroppo si tratta del segno dei tempi e questo è un esempio emblematico di un modo di fare economia predatorio le cui conseguenze ricadono, naturalmente, sulle spalle dei lavoratori e del territorio.
Nella mozione in oggetto chiediamo alla Giunta di attivarsi per
monitorare ad ogni livello i tavoli di confronto fra la proprietà e i
lavoratori, nonché
– conclude Marelli – di sostenere con ogni possibile strumento il mantenimento della produzione nello stabilimento di Roncadelle.”

Ufficio Stampa

Milano, 14 marzo 2012

mercoledì 7 marzo 2012

A2A dibattito mozione PD

questa sera il PD ha confrontato la propria mozione da portare al consiglio comunale su A2A. A breve Brescia si dovrà esprimere per la nomina del presidente di gestione nell'ambito della governance duale della società con il comune di Milano. Sono intervenuti al confronto i segretari generali di CGIl CISL e UIL. Secondo Zanelli, segretario della UIL, è condivisibile la parte di mozione che riferisce dell'impoverimento del patrimonio della società avvenuto in questi anni oltre che rimarcare lo spostamento di poteri verso Milano che rendono urgente un intervento teso a ribilanciare i poteri. Per il sindacato è importante avere un quadro di garanzia sugli assets del perimetro bresciano e della relativa tenuta occupazionale. Ha parlato anche l'ex presidente ASM Rampinelli, ricordando il peso specifico del gruppo dirigente della vecchia società, forse disperso, e come sia necessario promuovere un amministratore serio e qualificato per ridare lustro al patrimonio che Brescia ha consegnato alla fusione con Milano della ultiutility. Emilio Del Bono, capogruppo PD in Loggia, ha illustrato le ragioni della mozione del PD, proposta per un confronto con le altre forze politiche e pretesto per ricordare la bontà della scelta di fusione e di forte criticità sulla gestione. Secondo il PD inoltre, non è condivisibile la vendita di quote di partecipazione nel gruppo, ma va invece ripensato il rapporto da la città e la sua più importante partecipata.

sabato 3 marzo 2012

Non solo articolo 18


ad un convegno tenutosi ieri sera al Pia Marta in città, Daniela Lomongiello, RSU della Invatec, ha portato il suo contributo alla discussione sulla riforma del mercato del lavoro, lei che è coinvolta insiema alle sue colleghe in una difficilissima vertenza dopo la dichiarazione della proprietà di voler ridurre il personale di 300 persone, praticamente la metà della attuale forza lavoro, in gran parte donne. Il convegno ha visto il contributo di Pietro Larizza, già segretario nazionale della UIL quando fu introdotta al prima riforma del lavoro, il cosiddetto pacchetto Treu nel 1997 e da Cesare Regenzi che ha fatto parte della segreteria nazionale della CISL. Secondo Larizza, ricordando Marco Biagi, che fu anche suo consigliere personale, l'articolo 18 è un falso problema, ciò che si vuole davvero mettere in discussione è il sistema degli ammortizzatori sociali e quindi un altro pezzo della capacità di gestire le crisi e le difficoltà delle imprese per il sindacato. Riferendosi al governo Monti ha poi ricordato come il mondo del lavoro e dei pensionati abbia già ampiamente contribuito, senza nemmeno essere stati consultati, con l'ennesima riforma del sistema pensionistico e con il mancato adeguamento delle pensioni più basse al costo della vita, tutto questo in una notte e senza aver consultato nessuno, mentre per le liberalizzazioni si assiste ad un dibattito infinito con i continui ostacoli dei gruppi di interesse.

lunedì 27 febbraio 2012

Ancora scritte ingiuriose











...e direi vigliacche. Capita spesso purtroppo di trovare queste sorprese sulle bacheche sindacali, disponibili per le organizzazioni di categoria, utili per poter leggere i documenti unitari o le rispettive posizioni e/o opinioni in merito agli argomenti di attualità. A quanto pare a qualcuno piace solo la propria di opinione e disprezza quella degli altri. Questi non sono segnali di un paese maturo e noi, che siamo da sempre contro il pensiero unico e favorevoli al confronto di idee e contrari alle urla e agli slogan fini a se stessi, condanniamo questo modo di esprimere le opinioni. Il volantino peraltro, esprime un punto di vista critico per nulla favorevole all'abolizione dell'articolo 18, sebbene sia necessario fare chiarezza sul vero dibattito che ruota intorno ai licenziamenti individuali e sul modo in cui viene usato questo strumento dalle aziende e dai lavoratori stessi. Sono 10 anni che su questo tema si sono usati slogan e chiamate alla lotta, continuando a dimenticarsi che in Italia a 12 milioni di lavoratori privati non viene applicato!

sabato 25 febbraio 2012

Claudio Negro sulla CIGS


richiamo nel nostro blog, l'intervento di Claudio Negro, segretario UIL Milano e Lombardia sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali che condividiamo.

http://blog.libero.it/claudionegro/11096494.html

venerdì 24 febbraio 2012

Invatec - Verbale Ministero Sviluppo Economico


                                                                        

Documento
Azienda
Settore
Numero dipendenti
Data
Verbale di riunione
Medtronic Invatec S.p.A.
Biomedicale
592
20 Febbraio 2012

In data 20 febbraio 2012 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto l’incontro riguardante la Società Medtronic Invatec S.p.A.

Alla riunione hanno partecipato la dr.ssa Brunetti (MiSE), in rappresentanza della Medtronic Invatec il Direttore del sito di Brescia Ing. Giarrizzo, il Responsabile delle Risorse Umane dr. Secchi unitamente alla dr.ssa Bianchi ed al dr. Freri. Erano altresì presenti all’incontro la dr.ssa Marcangeli dell’Associazione Industriali Bresciana e le OO. SS. nazionali e territoriali FILCTEM CGIL,FEMCA CISL e UILCEM UIL.



La dr.ssa Brunetti ha aperto l’incontro richiamando l’attenzione sull’oggetto della richiesta di apertura del Tavolo di ministeriale da parte delle OO.SS. ovvero la presentazione del Piano Strategico da parte della Direzione Medtronic; nello specifico, la Casa Madre ha annunciato a novembre 2011 l’avvio di un processo di riorganizzazione che interesserà 300 risorse (che riguarderà anche i dipendenti del sito di Frauenfeld in Svizzera).

La dr.ssa Brunetti ha altresì specificato che la Società ha comunicato di voler creare nel sito bresciano un centro d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie mediche nel settore delle malattie vascolari periferiche.



L’Ing. Giarrizzo ha preliminarmente illustrato i punti cardine del Piano Strategico partendo dall’operazione di acquisizione della Invatec S.p.A. (azienda leader nel mercato periferico), nell’aprile 2010, da parte della multinazionale americana Medtronic (per 500 milioni $). La Medronic ha, in seguito, acquistato gli immobili in cui viene esercitata l’attività di ricerca e produzione ed ha altresì investito 2 ml di euro per infrastrutture tecnologiche lo scorso anno che saranno incrementati di ulteriori 3 milioni di euro nel FY 2013 (“fiscal year “anno fiscale per la Casa Madre). L’Ing. Giarrizzo ha altresì presentato i positivi risultati commerciali del sito bresciano nell’attività di ricerca non solo nell’area periferica ma anche in altre aree terapeutiche nelle quali opera la Casa Madre evidenziando però l’esistenza, nonostante questi positivi risultati, di perdite sui trimestri del FY per 10 Ml $ a causa degli investimenti in ricerca e sviluppo che si sono resi necessari.

L’Ing. Giarrizzo ha inoltre illustrato i punti strategici in cui si articolerà il Piano ovvero la creazione nel sito di Brescia di un Campus dell’innovazione e lo spostamento nel sito di Brescia delle attività di ricerca, sviluppo e produzione di un nuovo dispositivo di protezione cerebrale acquistato dalla Casa Madre da un’azienda negli Stati Uniti; l’attuazione del Piano determinerà una riduzione a partire da maggio 2012 di n. 120 unità (tra diretti e indiretti) nell’area della produzione di dispositivi coronarici e da maggio 2013 di n. 180 (tra diretti e indiretti) nella linea di assemblaggio di un dispositivo per le malattie vascolari periferiche che sarà trasferita in Messico. Per queste 300 unità interessate dal processo di riorganizzazione la Società ha comunicato di voler ricorrere all’uso del Contratto di Solidarietà.



Le OO.SS. hanno preliminarmente ringraziato il MiSE per l’estrema disponibilità dimostrata e per il supporto offerto ed hanno ribadito la propria contrarietà in merito all’annunciato trasferimento della linea di assemblaggio alla luce delle evidenti problematiche occupazionali che potrebbero derivarne; hanno, inoltre, richiamato l’attenzione del Management sul potenziale strategico del sito di Brescia, ancor prima dell’arrivo della Medtronic, in considerazione della riconosciuta eccellenza della Invatec nell’attività di sviluppo, creazione, assemblaggio e vendita di coronarici ed in particolare di periferici (brevettato dalla stessa Invatec).

Le OO.SS. hanno, pertanto, evidenziato perplessità in merito alla strada scelta dalla Casa Madre per abbattere i costi ed hanno richiesto al Management di ipotizzare soluzioni di riorganizzazione alternative che garantiscano il mantenimento occupazionale.

Da ultimo, le OO.SS. hanno manifestato l’intenzione di proseguire con i Tavoli Istituzionali, sia a livello locale che nazionale per provare a trovare soluzioni alternative finalizzate a salvaguardare i lavoratori.



L’ing. Giarrizzo ed il dr. Secchi hanno evidenziato la disponibilità della Medtronic al confronto con le OO.SS. ribadendo però che il Piano Strategico presentato è definito; l’Ing. Giarrizzo ha anche confermato che la Società sta valutando attentamente possibili percorsi per attenuare l’impatto sociale della scelta e che vi è completa disponibilità dell’Azienda nel valutare, se presenti, con le Istituzioni opportunità di investimento nell’area R&S anche alla luce di potenziali iniziative in ambito territoriale per la creazione di un cluster biomedicale in Lombardia.



La dr.ssa Brunetti, con riferimento al Piano Strategico, ha ribadito l’importanza per l’Istituzione di cercare di giungere ad una soluzione condivisa che tuteli al massimo i lavoratori - fermo restando il ruolo del MiSE quale Istituzione preposta a contrastare il declino dell’apparato produttivo ed industriale attraverso l’esame di piani industriali che, per quanto possibile, siano orientati allo sviluppo delle realtà nazionali; con riferimento alla gestione di potenziali esuberi, la dr.ssa Brunetti ha ribadito che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è l’unica istituzione preposta ad attivare la procedura per gli ammortizzatori sociali.

La dr.ssa Brunetti ha inoltre espresso condivisione per scelta di allargare, per il prossimo incontro, il Tavolo di confronto anche alle Istituzioni Territoriali (Regione, Provincia e Comune) al fine di valutare percorsi condivisi ed eventuali opportunità finalizzate a salvaguardare l’occupazione.



L’Ing. Giarrizzo ha da ultimo concordato con il MiSE e con le OO.SS. sull’opportunità di coinvolgere anche le Istituzioni locali.



La dr.ssa Brunetti infine ha confermato la piena disponibilità del MiSE a riconvocare a breve – presumibilmente entro fine marzo p.v. - un ulteriore Tavolo di confronto nell’auspicio che un proficuo confronto tra tutti gli attori istituzionali coinvolti porti al più presto ad una soluzione condivisa ed utile per tutte le Parti.


venerdì 17 febbraio 2012

Comunicato stampa su Caffaro

A seguito delle dichiarazioni fatte dal sig. Todisco relative all'andamento industriale e finanziario della Caffaro di Brescia abbiamo colto una serie di considerazioni estremamente positive che confermano sostanzialmente quello che era il nostro pensiero in ordine allo stato industriale della Caffaro ed alle sue potenzialità.


Abbiamo, come noto, in più occasioni ribadito che la crisi della Caffaro era data dalle grandi difficoltà di ordine finanziario e di ordine strategico in capo alla Holding ovvero alla SNIA.



Da sempre in ogni occasione, abbiamo ribadito con forza, (e lo conferma la stesssa gestione del Commissario Straordinario) che le produzioni della Caffaro non erano produzioni mature, e che gli impianti industriali erano tecnologicamente avanzati.



Sulla base di queste ragioni abbiamo sostenuto l'opportunità di definire, prima con la Snia e poi con la nuova società subentrata, un nuovo piano industriale che cogliendo tra queste specificità anche l'alta professionalità dei lavoratori, l'occasione per un rilancio di questa azienda, garantendo con questo la piena occupazione.

Purtroppo abbiamo il rammarico di constatare che ciò non è avvenuto.



Si è puntato solo all’acquisizione al massimo ribasso, senza tener conto di quelle che oggi sono “dichiarate” le reali potenzialità del sito industriale e dunque della necessità di coniugare lo sviluppo di questa azienda con la garanzia occupazionale.



Noi oggi chiediamo ai diversi interlocutori che si sono fatti parte del processo di trasferimento del ramo di azienda, di tener conto che non può esserci ripresa e rilancio della attività senza tener conto dei lavoratori che oggi sono espulsi dal ciclo produttivo senza le necessarie garanzie per il posto di lavoro.



Ecco perchè nel sottolineare il nostro compiacimento per i dati economici  e produttivi , occorre avere chiaro sin d'ora quali siano le prospettive a medio termine di questa azienda, perchè senza voler fare le cassandre non vorremmo che anzichè trovare una soluzione per chi oggi è in cassa integrazione senza scivoli verso nuove opportunità di lavoro, si determinassero elementi di incertezza  anche per chi oggi è occupato.



Per queste ragioni siamo a sollecitare un incontro per comprendere meglio il percorso e le sinergie che si possono determinare tra Brescia e Torviscosa, in funzione del rapporto sinergico ancora oggi esistente fra le due realtà.







Brescia 17 febbraio 2012

lunedì 13 febbraio 2012

Eternit, la sentenza

(AGI) Torino, 13 feb. - "Un sogno che si realizza" in una silenziosa e surreale commozione. Il pm Raffaele Guariniello,al termine di tre ore di lettura di una sentenza "storica" ed "esemplare", parla di un sogno realizzato: fare giustizia per le vittime dell'amianto nel processo Eternit, il piu' grande mai celebrato in Europa per il numero di parti civili, circa 6000. Che si e' chiuso cosi' come si era aperto: con un elenco, una lunghissima lista di nomi, che all'inizio del processo chiedevano giustizia e che, in chiusura del primo grado, vedono la loro domanda accolta sotto forma di risarcimento.
"Ma prima di ogni dato economico vengono i sedici anni di condanna inflitti" a Stephan Schmidheiny e a Jean Louis de Cartier, come ha sottolineato Bruno Pesce, presidente dell'Associazione delle Vittime Amianto. Una condanna a sedici anni per entrambi riconosciuti colpevoli di disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele. Quattro anni in meno rispetto ai venti anni chiesti dalla pubblica accusa. Questo perche' per il giudice c'e' una data che segna un discrimine ed e' l'agosto del 1999: prima, il reato e' da considerarsi prescritto; e' invece imputabile per le conseguenze della dispersione delle fibre killer tuttora perduranti.
Questo vale, secondo il giudice Casalbore, solo per gli stabilimenti di Casale Monferrato e Cavagnolo, mentre, evidentemente, non sono state considerate determinanti le prove a supporto di un disastro ambientale tuttora perdurante a Rubiera e Bagnoli. Per capire meglio il dispositivo occorrera', comunque, aspettare il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Intanto l'altro dato clamoroso sono i risarcimenti milionari riconosicuti dalla Corte d'Assise: un totale che ammonterebbe, secondo le prime stime, ancora da conteggiare definitivamente a circa 100 milioni di euro.
Il piu' consistente, 25 milioni di euro, va al Comune di Casale Monferrato, che dopo qualche tentennamento nelle settimane scorse aveva rifiutato un'offerta da parte degli imputati di 18 milioni di euro; 20 milioni alla regione Piemonte, 15 all'Inail e 100.000 a sindacati e associazioni. Da 30mila a 50mila euro le provvisionali per i parenti delle vittime, 35mila euro per ciascun malato di patologie correlate all'amianto."Una sentenza che non ci aspettavamo" hanno commentato le difese, che hanno annunciato il ricorso in appello. Ma il rischio per loro e' che i loro assistiti siano trascinati in un altro processo, il cosiddetto "Eternit bis" per le vittime successive al 2008 con la contestazione di omicidio.
"Thysenn e Eternit dimostrano che qualcosa e' cambiato nella sensibilita' alla sicurezza sul lavoro" ha commentato il procuratore Capo Giancarlo Caselli, che ha chiuso con un messaggio implicito alla politica: "se fosse stata gia' in vigore la legge sulla responsabilita' civile dei magistrati sicuramente Guariniello e i suoi colleghi avrebbero fatto il loro dovere, ma non so quanti altri Guariniello avrebbero potuto esservi in giro per l'Italia" .

cos'è l'eternit

storia del processo

giovedì 9 febbraio 2012

Quale fututo per A2A?

Dal sole 24 ore Lombardia dell'8 febbraio 2012, un articolo sulla posizione della Lega a Brescia riferita alla società A2A ed alle proposte di riposizionamento dei comuni controllanti ed un commento di Daniele Bailo sul punto di vista sindacale. Questo articolo è uscito il giorno prima l'annuncio di dimissioni del presidente Giuliano Zuccoli che la stampa ha pubblicato ieri e che aprono un altro filone del dibattito sul ruolo e la gestione della multiutlity lombarda.

lunedì 6 febbraio 2012

Tavola Rotonda sul sovraindebitamento

Redditi dei lavoratori e sovraindebitamento delle famiglie
Dal Welfare contrattuale la soluzione


Per l’effetto combinato della crisi industriale, dell’inflazione e della pressione fiscale aggiuntiva, si moltiplicano i casi di
lavoratori che registrano difficoltà di conduzione dei conti per le spese familiari. Alla perdita di potere d’acquisto
delle retribuzioni si aggiunge il peso di impegni di debito, tanto per l’acquisto di beni di consumo (primari e secondari),
quanto per utenze domestiche e quanto ancora per un investimento fondamentale quale l’abitazione.
Si tratta di difficoltà notevoli, alcune delle quali temporanee, ma che con il cumularsi di debiti e altri obblighi
simili provocano spesso uno stato di sofferenza molto acuto per la famiglia del lavoratore. Si aggiunga che tutto
questo espone le persone a tentativi di approfittamento del suo stato di difficoltà economica da parte di soggetti
(venditori, società finanziarie, talvolta banche) per ottenere vantaggi anche speculativi.
La UILCEM ha ben compreso che occorre trovare delle risposte concrete ed efficaci a questo disagio. Il Sindacato,
nella sua missione di difesa delle condizioni professionali e materiali dei lavoratori che rappresenta, ha quindi
elaborato delle proposte per affrontare le situazioni di sovraindebitamento famigliare e intende farne oggetto di
una contrattazione con le parti datoriali.
La sede più adatta è quella della costruzione di un welfare contrattuale e di un welfare aziendale che comprendano
misure per sostenere il lavoratore in una strada di esdebitamento e di pareggio del bilancio familiare.
La UILCEM ha proceduto a preparare i propri quadri, attivisti e delegati di azienda e territoriali, con l’obiettivo di
creare sia un servizio di ascolto e accompagnamento del lavoratore e sia di attivare una concertazione con le parti
datoriali per misure di sostegno al dipendente.
Tutto questo scaturisce da una nota a verbale nel contratto del 2009 del settore chimico-farmaceutico e dal raccogliere
l’opportunità che si presenta – anche per costruire misure di sostegno al reddito famigliare del lavoratore –
dal recente Decreto legge 21 dicembre 2011 che prevede misure per risolvere l’indebitamento del consumatore.
La tavola rotonda conclusiva della seconda edizione del corso di preparazione (Italia centrale) proporrà alla riflessione
le proposte e lo sviluppo di un modello operativo.

Ore 9,30
• Introduzione di: Augusto Pascucci Segretario Generale UILCEM
• Contributo di:
Prof. Maurizio Fiasco Sociologo
• Interventi di:
Dott. A. Piscitelli Direttore Relazioni Industriali Federchimica
Dott. A. Pasquali Direttore Relazioni Industriali Confindustria Energia
Dott. R. Del Vecchio Direttore Relazioni Industriali Assoelettrica
Dott. A. Spaziani Direttore Relazioni Industriali Federutility
Dott. Claudio Cecchini Ass. Provincia di Roma per le Politiche Sociali
Paolo Pirani Segretario Confederale UIL
Avv. Fabio Cirilli Fondazione Wanda Vecchi
Dott. Paolo Giusto Esperto di Sovraindebitamento e Usura
Dott. A. Merlino Responsabile Risorse Umane Bristol-Myers Squibb

• Moderatore:
Massimo Mascini Il Diario del Lavoro